Quando si dice prenderla con filosofia. Questa ha fatto Nikola Jokic, centro dei Denver Nuggets, dopo la sconfitta contro i Los Angeles Lakers in gara 4 del primo turno dei playoffs. Il 119-108 finale lascia l’amaro in bocca alla squadra di coach Micheal Malone che poteva chiudere la pratica con un secco sweep, come lo scorso anno nelle Western Conference Finals. Ma come ha ripetuto Jokic: “è come nelle corse dei cavalli”.
Nuggets, la filosofia di Nikola Jokic: “è come nelle corse dei cavalli”
Jokic, ben noto amante delle corse di cavalli, usa un paragone ippico per descrivere la sconfitta: “Ho imparato dalle corse dei cavalli: non è importante come si inizia, ma come si finisce. Scherzi a parte, vincere è uno stile di vita per noi. Ero qui quando perdevamo, quindi non voglio tornare a quella situazione”. Il punto è che Joker ha messo tutto se stesso per vincere ma non è bastato, anche a fronte di una tripla doppia da 33 punti, 14 punti, 14 assist.
Il paragone con le corse dei cavalli, oltre a ricordare le parole di un celeberrimo allenatore di calcio, offrono una statistica molto interessante. I Los Angeles Lakers sono stati in vantaggio per 136 minuti complessivi nella serie, i Denver Nuggets per appena 41. Risultato? Denver comunque avanti 3-1 nella serie, col match point da disputarsi in casa. Questo ci spiega quanto sia pragmatica e coriacea la squadra di Micheal Malone che oltre a Jokic, trova conferme anche in Micheal Porter Jr. (27 punti e 11 assist) e Jamal Murray (22 punti).
Molto bene in attacco verrebbe da dire. Peccato non si possa dire lo stesso in difesa per i Denver Nuggets, che hanno concesso ben 72 punti nel pitturato. Le cose si sono messe veramente male per Jokic e compagni in un momento particolare cioè quando Lakers hanno allungato il loro vantaggio a 15 punti nel terzo quarto e hanno continuato a costruirlo fino ai minuti finali, quando Jokic e Kentavious Caldwell-Pope hanno innescato la svolta dei Nuggets.
Jokic ha aggiunto: “Stavano davvero spingendo il ritmo. Avevano dei layup aperti. Ci distruggevano nel pitturato. Non riuscivamo a fare un tiro. Anche loro non riuscivano a tirare a volte, ma sembra che questo abbia influito molto sulla nostra difesa. È una grande squadra”.