Paolo Banchero, ala italo-americana della squadra di Duke, si è reso eleggibile al draft NBA 2022. La sua decisione è stata confermata anche attraverso un video pubblicato su Twitter. La scelta non ci stupisce. Le sue prestazioni sono state convincenti dall’inizio della stagione. Infatti Paolo viene considerato dalla maggioranza come uno dei tre migliori prospetti dell’intero Draft. Con i Blue Devils le medie di Banchero sono state di 17.2 punti a 7.3 rimbalzi a partita, completando il tutto con un 48% dal campo. Infine, è stato eletto come Rookie Of The Year ed è stato inserito nel.’All-ACC first team.
Offensivamente, Banchero ha messo in risalto tutte le sue caratteristiche. Ha dimostrato di saper giocare sia sotto canestro, sia di saper prendere tiri dall’arco con una discreta efficacia (34%). Ciò che stupisce tutti è il suo ball-handling, atipico per un giocatore della sua altezza e con il suo fisico. Nonostante ciò, molti considerano Chet Holmgren (probabile prima scelta al draft 2022) un miglior giocatore di Paolo, soprattutto per le sue qualità difensive.
Le possibili destinazioni NBA di Paolo Banchero
Tre sono le squadre con la più alta probabilità di ottenere la prima scelta assoluta al draft del 2022: Houston Rockets, Orlando Magic e Detroit Pistons. E’ proprio quest’ultima a necessitare un lungo nel roster. Infatti, le posizioni in cui gioca Banchero sono già occupate da Christian Wood per i Rockets e da Wendell Carter Jr per i Magic. Nel caso il giocatore di Duke venisse scelto da Detroit, andrebbe a formare una super coppia offensiva con Cade Cunningham. Il rookie infatti ha giocato una stagione convincente, registrando una media di 17.1 punti e 5.6 assist a partita.
Invece, nel caso in cui Paolo venisse scelto dai Rockets, verrebbe affiancato a Wood, creando una coppia di lunghi moderna e dinamica. Inoltre giocherebbe i pick and roll con Jalen Green. Quest’ultimo non rientra tra i finalisti per il premio di Rookie Of The Year, ma nell’ultimo periodo della stagione ha dimostrato di saper comportarsi da leader, prendendosi tiri importanti, mantenendo una media punti molto alta, più precisamente intorno ai 30 punti a partita.