Dire che Ben Simmons è uscito drammaticamente di scena ai Philadelphia 76ers sarebbe l’eufemismo dell’anno. Il giocatore, dopo aver trovato tutte le scuse di questo mondo per poter dire di non essere adatto alla squadra, è stato scambiato il 10 di febbraio, lasciandosi però un sacco di drammi alle spalle.
Quindi, cosa succederà quando dovrà affrontare la sua ex squadra e i suoi ex compagni?
Forse potremmo scoprirlo molto presto, perché mancano solo due settimane al match che vedrà scontrarsi i Brooklyn Nets e i Sixers, e ciò significa che (se dovesse essere già tornato in campo), Ben Simmons potrebbe giocare la sua prima partita da avversario di Philadelphia. Una data che in molti si sono segnati in rosso sul calendario, quella del 10 marzo, e ovviamente il motivo è lo scambio Harden-Simmons che ha coinvolto i due team alla trade deadline.
James Harden farà il suo debutto da Sixers venerdì contro i Minnesota Timberwolves, mentre Simmons si sta preparando per il suo ritorno in campo, che potrebbe coincidere proprio con la partita dei Nets a Philadelphia.
Come ben possiamo immaginare, questa situazione potrebbe far esplodere molti fuochi d’artificio nelle prossime due settimane, e sembra che i membri della squadra stiano pensando allo “scontro” imminente tanto quanto i tifosi.
Danny Green “sfida” Simmons? “Sarei sorpreso di vederlo in campo già il 10 contro di noi”
In particolare, Danny Green ha provato ad immaginare come sarà rivedere Ben Simmons in campo al Wells Fargo Center, ma con indosso la maglia di una squadra avversaria, ammettendo anche di avere dei dubbi sul fatto che la giovane star giocherà quella partita.
Green ne ha infatti parlato in un nuovo episodio del suo podcast “Inside The Green Room”, in cui il co-conduttore Harrison Sanford gli ha chiesto dello scambio di Simmons e cosa si aspetta da quella partita del 10 marzo.
“Ci stringeremo la mano per iniziare? Probabilmente no” ha detto Green. “Innanzitutto sarei molto sorpreso se giocasse quella partita. Non so quali siano le sue condizioni di salute, ma sappiamo tutti che non gli piaceva giocare a Philadelphia. Quindi, se scendesse in campo quella sera, sarei molto sorpreso. Ma se succede? La vedo come una situazione molto frenetica, simile a una partita di playoffs, che potrebbe essere molto difficile per lui. Ma, tralasciando come si comporta, non ho rancore nei confronti del ragazzo. Non lo odio, non spreco più energia facendo di tutto per detestarlo. Se si avvicinerà a farà il gentile io gli dirò: ‘Come va?’ Questo è quello che sto pensando. Ma tutto dipende da come andrà quella partita, da come interagirà, da quanto bene giocherà e da quanto giochiamo in modo pulito o meno l’uno contro l’altro. Questo determinerà se ci stringeremo la mano. Ma dubito fortemente che giocherà quella partita, e se lo farà dubito fortemente che voglia stringermi la mano prima o dopo”.
Dopo aver perso contro gli Atlanta Hawks nel primo round dei playoffs del 2021, Simmons ha preso le distanze da tutti i suoi (ormai ex) compagni di squadra, senza troppe spiegazioni, e gli ha parlato a malapena nei mesi successivi, quindi non sorprende che questi si sentano un po’ amareggiati per come il giocatore ha gestito la situazione.
In ogni caso, Steve Nash ha dichiarato che manca ancora qualche settimana prima che Simmons possa debuttare, quindi nessuno sa se giocherà il 10 marzo oppure no, ma è possibile che non scenderà in campo.
Ma, indipendentemente da ciò, questa potrebbe essere un’opportunità per Ben di mostrare di che pasta è fatto.
E se riuscirà ad affrontare il pubblico di Philadelphia dopo tutto quello che è accaduto, magari potrebbe riguadagnarsi un po’ del rispetto che ha perso durante l’ultimo anno.