Occorre un tempo supplementare agli Houston Rockets per vincere in gara 3 ed accorciare la distanza con i Golden State Warriors, James Harden e compagni si impongono per 126-121 sui campioni in carica.
Dopo aver condotto per buona parte della gara con un vantaggio sempre attorno alla doppia cifra (59-49 dopo due quarti di gioco, ancora +2 al termine del terzo periodo), i Rockets subiscono la rimonta ad inizio quarto quarto degli Warriors, che con un tiro da tre punti di Kevin Durant mettono addirittura la testa avanti (94-93) A 10:02 dalla sirena finale.
Nel quarto periodo i Rockets sono bravi a resistete all’assalto di Golden State, che con Klay Thompson e col solito Durant (46 punti a fine gara per lui) cercano di piazzare la “zampata” decisiva per la serie. A 45 secondi dal termine, una tripla dall’angolo di Andre Iguodala, servito da Durant, manda gli Warriors sul +2 (112-110), ma dall’altra parte Mike D’Antoni non chiama un time-out, e James Harden (41 punti per l’MVP in carica a fine gara) si guadagna i due tiri liberi del pareggio, che mandano la partita all’overtime.
? @JHarden13 (41 PTS) & @KDTrey5 (46 PTS) duel as the @HoustonRockets prevail against GSW in OT! #RunAsOne #NBAPlayoffs
Game 4: Monday (5/6), 9:30pm/et, TNT pic.twitter.com/2VbgQLI6BP
— NBA (@NBA) May 5, 2019
Ai tempi supplementari, P.J. Tucker ed Eric Gordon danno due possessi di vantaggio a Houston (117-113), ancora Iguodala e Durant replicano e la parità viene definitivamente spezzata da James Harden, che “stampa” in faccia ad Iguodala una tripla da distanza siderale per il +6 (124-118) Rockets. A 18 secondi dal termine e Houston ancora a + 5 (121-126) Steph Curry (17 punti e 7 su 23 al tiro) va a canestro per due punti facili, ma sbaglia una comoda schiacciata.
la partita termina con il pallone tra le mani Chris Paul, e Houston può celebrare la prima vittoria della serie.
Rockets-Warriors, Steph Curry “Non è stata la mia serata”
Partita difficile al tiro per la star dei Golden State Warriors. Campioni in carica che alla vigilia di gara 3 avevano dichiarato l’intenzione di chiudere virtualmente la serie già alla terza partita, per non dare spazio ai pericolosi Houston Rockets.
Golden State è arrivata comunque a giocarsi la partita nei possessi finali, dopo aver inseguito per tre quarti. Nel post partita, uno Steph Curry genuinamente imbarazzato per la brutta figura rimediata in campo cerca di guardare oltre le recenti difficoltà offensive:
“Decisamente non la mia serata” Così Curry “La schiacciata sbagliata? Le immagini parlano da sole… sono andato per la schiacciata perché me la sentivo, e perché volevo sfogare un po’ di frustrazione accumulata in partita. Non il mio momento migliore, per niente“.
GREAT WALL OF CAPELA
(via @HoustonRockets)https://t.co/PEeugJpn7Q
— Bleacher Report (@BleacherReport) May 5, 2019
Frustrazione generata da una partita da 7 su 23 al tiro, 5 assist a fronte di 3 palle perse e di nuovo giocata al limite dell’uscita anticipata per falli (5 a fine gara, e per la terza volta consecutiva). Nelle tre partite di semifinale sinora disputate, Curry non ha saputo far meglio del 25.1% al tiro da tre punti (8 su 32), ed in gara 3 ha addirittura sbagliato due dei tre tiri liberi guadagnati.
36.6% la percentuale complessiva dal campo di Curry nelle serie: “Devo solo segnare con più continuità i tiri che sto creando, ed essere più efficace in campo, cosa che ora non sta avvenendo“.