Fervono i preparativi per gara 2 fra Denver Nuggets e Miami Heat. Con gara 1 vinta da Nikola Jokic e compagni, coach Erik Spoelstra deve sistemare ciò che che non ha funzionato negli Heat. Stessa cosa che deve fare coach Michael Malone che invece vuole dai suoi giocatori una partita migliore di gara 1, dove a suo dire: “né io né i giocatore abbiamo fatto bene in gara 1”.
Malone, nonostante la vittoria, ha così spiegato: “Non abbiamo giocato bene gara 1. Oggi ho detto ai nostri giocatori: “non leggete il giornale, non ascoltate la gente alla radio e alla TV che dice che questa serie è finita e che abbiamo fatto qualcosa. Perché non abbiamo fatto proprio niente. Ho pensato che la nostra difesa sui pick and roll fosse scarsa. Ho pensato che siamo stati scadenti nel restringere il campo per loro. Hanno ottenuto 11 rimbalzi offensivi. Bam Adebayo ne ha presi 4. Jimmy Butler ne ha presi 3. Quindi ci sono così tante cose che dobbiamo rivedere”.
È comprensibile che Malone sia arrivato prima di gara 2 con l’intento di assicurarsi che i suoi giocatori non inizino improvvisamente a credere di avere la vittoria in tasca. La squadra, ha aggiunto Malone: “deve rimanere dominante come Jokić e letale come Murray”. Chiaro riferimento alle prestazioni dei due trascinatori di Denver sin qui: Jokic, alla sua prima partita alle NBA Finals ha chiuso con 27 punti, 14 assist e 10 rimbalzi. Mentre Jamal Murray ha messo a referto 26 punti, 10 assist e 6 rimbalzi.
La squadra deve rimanere concentrata sull’obiettivo. Non è facile ma nemmeno impossibile per i Nuggets, consapevoli di poter fare qualcosa di storico. Dall’altra parte ci sono però i Miami Heat che non si vogliono arrendere, specialmente Jimmy Butler che vuole un anello fortemente bramato.