Rockets-Jimmy Butler due strade diverse che potrebbero coincidere nel prossimo futuro. Jimmy è free agent, unrestricted, dai Sixers. Testerà il mercato e potrebbe voler tornare a giocare nella sua Houston. Ecco che continuano a susseguirsi i rumors in casa texana: i Rockets sarebbero veramente aggressivi su Jimmy Butler per portarlo alla corte di Mike D’Antoni.
Si prospetta una free agency di grandi cambiamenti in casa Houston Rockets. Nonostante il general manager Daryl Morey abbia recentemente dichiarato che Chris Paul non lascerà la squadra, infatti, in molti riportano che CP3 non sia più contento alla corte di Mike D’Antoni, in particolar modo a causa di un rapporto ormai logoro con l’uomo franchigia James Harden. L’ex point guard dei Los Angeles Clippers potrebbe dunque partire, una mossa che avrebbe senso anche e soprattutto alla luce del quadriennale al massimo salariale firmato dal classe ’85 la scorsa estate (160 milioni fino al 2023, di cui circa 35 guadagnati nella passata stagione).
“Chris Paul vuole andarsene dagli Houston Rockets, non è felice.”, ha rivelato il giornalista di ESPN Stephen Smith in merito alla situazione del nove volte All-Star in quel di Houston. Stando a numerosi rumors, pare che quest’ultimo abbia avuto un confronto acceso con Harden dopo l’eliminazione in sei gare per mano dei Golden State Warriors nei recenti playoff.
Houston Rockets-Jimmy Butler: Harden fa da mediatore
Il Barba, dal canto suo, sarebbe in contatto con Jimmy Butler per convincerlo a raggiungerlo agli Houston Rockets, squadra della sua città natale. Il prodotto di Marquette University, reduce da un’annata più che positiva con la maglia dei Philadelphia Sixers – i quali possono offrirgli un quinquennale al massimo salariale da 188 milioni di dollari – si trova attualmente a Tomball, in Texas, e potrebbe prendere seriamente in considerazione Houston come sua prossima meta.
Dal punto di vista tecnico, Butler potrebbe essere il giocatore ideale per far coppia con Harden e rilanciare le quotazioni degli Houston Rockets in ottica titolo. Resta però da capire la fattibilità dell’operazione, anche perché se Chris Paul restasse in Texas, i Razzi dovrebbero sborsare un’esorbitante luxury tax per potersi permettere di ingaggiare l’ex Chicago Bulls e Minnesota Timberwolves. In questo senso, il fatto che sia nato a Houston e che con i Rockets potrebbe avere la chance di competere concretamente per l’anello sono i due fattori che fanno ben sperare la franchigia texana.
Gli Houston Rockets, però, dovranno fare attenzione alla concorrenza: oltre ai già citati Sixers, infatti, anche i Los Angeles Lakers della neonata coppia LeBron James-Anthony Davis potrebbero puntare alla guardia free agent, così come i Brooklyn Nets, i New York Knicks e i Los Angeles Clippers.