I Dallas Mavericks potrebbero avere presto bisogno di cambiare i pezzi del proprio puzzle.
Nella notte tra venerdì e sabato sono stati protagonisti di una brutta sconfitta, contro i Phoenix Suns, per 114-113. I Mavs sono crollati quasi subito e hanno sprecato il loro vantaggio di 10 punti già dopo il primo quarto. Dallas ha poi lottato per rimettersi in pari, ha ridotto un po’ il deficit, ma il tiro di Kevin Durant e un fallo di Daniel Gafford alla fine della partita hanno portato alla sconfitta.
Stanotte? Di nuovo. I Denver Nuggets hanno avuto la meglio per 122-120.
Insomma, il momento di difficoltà sta diventando abitudine. E coach Jason Kidd si sta stancando.
L’allenatore si è infatti infuriato con la panchina, dicendo che è ormai necessario che il team si svegli e inizi a portare in campo energia e tenacia, per aiutare il nucleo principale della squadra ad avere successo.
“Per motivi che io non conosco, partiamo a rilento” ha detto. “Dobbiamo affrontare questo problema. Ne abbiamo parlato, bisogna agire. Qualcuno deve portare un po’ più energia. Siamo fottutamente piatti, è da lì che parte il problema. Dobbiamo essere duri, non importa quanti infortuni abbiamo o quanto siamo svantaggiati, in questo momento non stiamo giocando bene. Ma analizzeremo la partita, torneremo a capire cosa possiamo fare meglio”.
I Mavs potrebbero infatti essere costretti a utilizzare i loro pezzi in modo diverso, almeno temporaneamente. E Klay Thompson potrebbe diventare uno dei giocatori che dovranno uscire dalla panchina una volta che la squadra sarà in piena salute. Che gli piaccia o no.
La buona notizia è che questa non è una vera e propria novità per Thompson.
Il fatto che dovesse diventare il sesto uomo della squadra era infatti una possibilità che aveva fatto capolino già nei mesi che hanno preceduto l’inizio della stagione. E non fu neanche chissà che sorpresa, se consideriamo che è stato il suo ruolo anche la scorsa stagione, con i Golden State Warriors.
Thompson ha rappresentato un’importante risorsa dalla panchina per i gialloblù, ma non sembrava esserne troppo felice. Eppure per Dallas è diventato necessario, perché è fondamentale ora trovare una sorta di scintilla, e proprio dalla panchina.
Naji Marshall potrebbe prendere il posto da titolare del numero 31 anche quando P.J. Washington tornerà disponibile. Dunque, come starting five, avremmo: Luka Doncic, Kyrie Irving, Washington, Marshall e Gafford. Thompson, sesto uomo.
Così si garantirebbe ciò di cui coach Kidd ha bisogno, l’energia. Marshall sta infatti facendo un ottimo lavoro in difesa, quasi da bullo, nel pitturato. E il suo utilizzo potrebbe portare a dei primi quarti migliori.
Nel caso in cui il “virus degli infortuni” colpisca nuovamente Dallas, Quentin Grimes potrebbe essere chiamato ad intervenire, o almeno avere più minuti.
Naturalmente, tutto questo dando per assodato che i giocatori siano all’altezza del ruolo che gli viene assegnato. Kidd ha a sua disposizione un nuovo roster con molto potenziale ma, ad esempio, se Thompson farà fatica come successo contro Phoenix, allora bisognerà pensare di inserire dei nuovi volti in campo per compensare, sopratutto al tiro. Anche perché, parliamoci chiaro, Doncic e Irving non possono essere lasciati soli sull’isola. Coach Kidd lo sa.
“La fatica di far giocare Luka Doncic e Kyrie Irving per 40 minuti e qualcosa è tanta, perché la nostra panchina fa schifo in questo momento” sostiene. “Per quanto siamo profondi, dovremmo far partecipare qualcuno dalla panchina. Qualcuno deve aiutare Kyrie e Luka, e questo non sta accadendo ora. È una squadra. Non si tratta solo di loro due”.