I Brooklyn Nets erano la franchigia con più scelte al primo giro in questo draft, ben cinque. Nessuna franchigia ha mai scelto cinque volte in un primo giro nella storia della NBA. E di queste cinque, ben tre di queste sono state utilizzate per scegliere una guardia. Una strategia che secondo alcuni non aveva molto senso, non però per il gm della franchigia Sean Marks.
“Io credo che questo sia un gran problema da avere,” ha detto Marks nell’intervista post draft. “Siamo notoriamente stati a corto di scelte nel corso degli ultimi nove anni da quando sono qui, quindi è emozionante. È un momento emozionante. Abbiamo un grandioso gruppo di scout e ovviamente il draft è stato condotto da B.J. Johnson (assistente gm dei Nets, ndr). Inserire un gruppo del genere, in un momento storico del genere per noi, perché no? Perché non aggiungere quanto più talento possibile e lanciarli là fuori?”
Quello che ha fatto più scalpore ai media ed esperti americani è stata la decisione dei Nets di scegliere tre guardie internazionali. Egor Demin, point guard russa proveniente da BYU. Nolan Traore, point guard francese proveniente da Saint-Quentin e Ben Saraf, point guard/shooting guard israeliana proveniente dal Ratiopharm Ulm. Le altre due scelte sono ricadute sull’ala Drake Powell da North Carolina e il lungo Danny Wolf da Michigan. Se proprio dobbiamo dirla tutta, anche Wolf è internazionale dato che anche lui è israeliano. E, l’aver scelto quattro giocatori internazionali su cinque, ha fatto storcere il naso a non poche persone.
Sean Marks e i Nets hanno puntato sull’IQ delle loro scelte
Ciò che accomuna tutte e tre le nuove guardie di Brooklyn, e anche Wolf, è il fatto di avere un quoziente di gioco superiore alla media degli altri giocatori della loro età. Demin è da molti considerato il miglior passatore di questo draft. Traore ha viaggiato a 5.1 assist di media nel campionato francese. Ben Saraf a 4.6 in EuroCup. Danny Wolf a 3.6 di media, che per un lungo non sono pochi.
“Stiamo cercando di trovare un tipo di basket che non solo si traduca in un marchio competitivo e che si adatti alla comunità di Brooklyn, ma che rappresenti anche la direzione verso cui sta andando la NBA. Questi sono ragazzi che posso giocare in più posizioni, difendere contro più posizioni e mettere a dura prova la difesa,” ha detto Sean Marks. “Penso che Brooklyn sarà intrigata ed emozionata nel vedere il tipo di pallacanestro a cui giocano questi ragazzi, e la motivazione con cui giocano. So che più di uno di questi ragazzi pensava di essere scelto più in alto in questo draft. Siamo entusiasti di poter aiutare questi ragazzi a crescere nel corso del prossimo anno, due anni, tre anni.“