Non si può dire che non sia un periodo d’oro per Jayson Tatum. L’ala piccola dei Boston Celtics, dopo la vittoria di gara 1 contro gli Indiana Pacers, è stata inserita nel primo quintetto All-NBA. Ciò ha fatto sì che Tatum possa essere eleggibile per un’estensione contrattuale al massimo salariale. Felicità, certamente, ma anche grande concentrazione per riportare a Boston un titolo che manca dal lontano 2008.
Dopo gara 1, vinta dalla squadra di Joe Mazzulla per 133-128 dopo un tempo supplementare, Tatum (36 punti e 12 rimbalzi) ha raccontato ai microfoni: “Penso che dobbiamo convivere con la mentalità del non rilassarci. Le circostanze sono diverse. Nei primi due turni abbiamo vinto la prima gara 1 con un ampio margine. Credo che la natura umana abbia giocato un ruolo importante. Ma stanotte, essendo una partita combattuta e andata ai supplementari, con i Pacers che probabilmente avrebbero dovuto vincere. Sentiamo di poter giocare molto meglio”.
Tatum ha tenuto una media di 26,9 punti, 8,1 rimbalzi e 3,9 assist durante la stagione regolare, tirando il 47,1% dal campo e il 37,6% da tre punti. Ovviamente, tutto ciò ha portato all’inserimento nell’All-NBA First Team assieme a Nikola Jokic, Giannis Antetokounmpo, Shai Gilgeous-Alexander e Luka Doncic. Si tratta della quarta selezione All-NBA della carriera di Tatum, con la prima che risale al 2019-20.
Ciò ha comportato per il prodotto di Duke, la possibilità di essere eleggibile per un’estensione contrattuale al supermassimo salariale già da quest’estate. Si parla di 315 milioni di dollari su 5 anni, creando le premesse affinché Boston abbia due giocatori al supermassimo nel suo roster (lui e Jaylen Brown). Il nuovo contratto non entrerebbe in vigore fino alla stagione 2025-26. Il supermax di Brown scatterà nella stagione 2024-25, dopo la firma della scorsa estate.