I Celtics puntelleranno dopo aver fatto spazio?
I Boston Celtics sono i leader della Eastern Conference, e nonostante la successione tutt’altro che naturale in panchina, coach Joe Mazzulla ha avuto un ottimo approccio con la lega. Insomma, non sembrerebbe una squadra con grandi necessità di mercato.
Il recente scambio con i San Antonio Spurs, ai quali hanno ceduto Noah Vonleh, ha però creato un nuovo spazio a roster, oltre che una trade exception da 1.6 milioni. Una mossa che potrebbe così lasciare le porte aperte a un innesto dell’ultimo minuto.
Magari non sarà un affare di prim’ordine, ma i Celtics si sono anche messi nella posizione di potersi potenzialmente inserire come terzo uomo in uno scambio che necessita di una partner ulteriore per far quadrare i conti. E in questo modo potrebbero colmare lo spazio a roster con un profilo di potenziale o addirittura già da coinvolgere nelle rotazioni delle prossime settimane.
Spurs: i pezzi pregiati sul mercato NBA
I San Antonio Spurs sono tra le squadre che hanno imboccato in maniera più integralista la strada della ricostruzione. A roster, però, rimangono ancora diversi giocatori che potrebbero tranquillamente trovare spazio in una rotazione playoffs. E che, chiaramente, sono troppo avanti con gli anni per il progetto della franchigia texana.
Si tratta di Jacob Poeltl, Doug McDermott e Josh Richardson. Il primo è ormai da diverse stagioni un uomo di fiducia di Gregg Popovich, che nella sua ultima apparizione in post-season, nel 2019, confezionò 7.3 punti e 7.7 rimbalzi in 25 minuti di media. Con quattro anni di crescita alla corte degli Spurs nel bagaglio, oggi potrebbe tornare utile a diverse squadre, e il suo contratto è anche in scadenza. Insomma, a ventisette anni sarebbe sorprendente se dopo il 9 febbraio dovesse rimanere ancora a San Antonio.
McDermott, ormai trentunenne, ha invece avuto apparizioni sporadiche ai playoffs, e decisamente meno incisive dell’austriaco. Comunque, si tratta ormai di un veterano che ha tirato da tre con il 41% in 9 stagioni in NBA e che ora si prepara ad essere un potenziale uomo mercato. Richardson, infine, è quello con più esperienza dei tre. Forse ad oggi quello che fa anche meno gola, ma che comunque potrebbe aiutare a completare le rotazioni per la post-season.