Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti NBA trade deadline 2022, le pagelle

NBA trade deadline 2022, le pagelle

di Gabriele Melina
Harden e Simmons

Si è chiuso lo scorso giovedì il mercato degli scambi per la stagione 2021/22, con la trade deadline che ha sancito il termine ufficiale delle trattative. Come accaduto più volte in passato, anche quest’anno la NBA ci ha riservato non poche sorprese: oltre allo scambio sull’asse James Harden e Ben Simmons, tante altre trade hanno fatto da sfondo a questi giorni intensi in ottica di mercato.

Mentre alcune franchigie hanno apportato solidi miglioramenti al rispettivo roster, altre si sono lasciate trarre in inganno da affari poco remunerativi nei loro confronti. Per tal motivo, cerchiamo di analizzare e giudicare gli scambi effettuati dalle squadre più attive sul mercato… E’ tempo di pagelle!

Sacramento Kings: 6.5

trade deadline Kings Sabonis
Domantas Sabonis in maglia Kings

Fa strano a dirsi, ma i Sacramento Kings hanno condotto una delle prime sessioni di mercato che ha concesso ai tifosi di non gridare allo scandalo. La franchigia della capitale californiana è stata coinvolta in due affari differenti: prima l’acquisizione di Domantas Sabonis, poi lo scambio da tempo atteso di Marvin Bagley III.

All’interno di una trade a 4 squadre, i Kings hanno ceduto Bagley ai Detroit Pistons. Sacramento ha ricevuto in cambio Donte DiVincenzo dai Milwaukee Bucks, Josh Jackson e Trey Lyles da Detroit. Milwaukee ha invece messo le mani su Serge Ibaka dei Clippers, assieme a due scelte al secondo giro ed una somma di denaro. Infine, Los Angeles ha chiuso lo scambio ricevendo Rodney Hood e Semi Ojeleye dai Bucks.

Per quanto concerne il lato Kings, lo scambio è stato, tutto sommato, un successo: cedere Bagley era inevitabile visti i continui infortuni e lo scarso rendimento dell’ex Duke University, tuttavia, ricavarne DiVincenzo, che comunque va inserito visto il tempo trascorso fuori dal campo, e due contratti esigui come quelli di Lyles e Jackson, non rappresenta una perdita per Sacramento. Certo, nemmeno un grande vantaggio, ma i Kings hanno potuto esercitare poca influenza visto, appunto, lo scarso valore di mercato di Bagley.

Lo scambio più rilevante, invece, ha visto Sabonis cambiare conference ed approdare a Sacramento. I Kings hanno anche ottenuto Jeremy Lamb, 10 milioni in scadenza a fine stagione, il biennale di Justin Holiday, che torna utile per allungare la rotazione, e una scelta al secondo giro del 2023. Il problema è che, per poter avere Sabonis, Sacramento ha dovuto cedere Tyrese Haliburton, giovane tra i più promettenti dell’intera lega che al suo secondo anno stava viaggiando a 14.3 punti di media e 7.4 assist con il 45.7% dal campo ed il 41.3% dalla lunga distanza.

I Kings hanno lasciato andare anche Buddy Hield e Tristan Thompson, ciononostante, rimane poco comprensibile come mai Sacramento abbia voluto scommettere sulla coppia De’Aaron Fox-Sabonis anziché proseguire sviluppando il talento di Haliburton. E’ anche vero, però, che Sabonis rimane un lungo eccellente in fase di attacco, non si può dunque negare qualcosina in più della sufficienza ai Kings.

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