Home NBA, National Basketball AssociationNBA Draft Wembanyama condanna il tanking: “Non ha senso”

Wembanyama condanna il tanking: “Non ha senso”

di Mario Alberto Vasaturo
magic johnson wembanyama

Victor Wembanyama è sicuramente il giovane più atteso per il prossimo Draft NBA. L’hype e le aspettative sono altissime come non lo erano forse dai tempi dell’arrivo di LeBron James. 

Sappiamo che spesso in NBA le squadre, al fine di avere una scelta più alta e acquisire così i più forti giocatori del Draft, mirino ad avere un record peggiore, il così detto tanking

Proprio Victor Wembanyama, durante una lunga intervista a Le Parisien, ha espresso la sua idea riguardo questa tecnica usata dalle squadre, e che gli riguarda da vicino, proprio perché quest’anno l’oggetto del desiderio di molte squadre è proprio lui: 

Tank?  È una strategia strana, non ha senso“, ha detto Wembanyama.  “Lo trovo irragionevole e cerco di non pensarci.  Ho anche sentito che l’NBA ha pensato di cambiare alcune regole per me, ma questo non mi riguarda“.

 Con ogni probabilità Wembanyama sarà la scelta numero 1 del Draft 2023, grazie alla sua incredibile combinazione di fisicità, eleganze ed elasticità, che, per il momento, ne fanno un giocatore interessantissimo. 

Al momento ci sono quattro squadre NBA che punterebbero ad acquisirlo e che, non a caso, hanno un record abbastanza negativo: Entrando nelle partite di giovedì, questo quartetto è attualmente guidato dai Detroit Pistons e dagli Charlotte Hornets, che finora hanno vinto solo nove partite.

 Non molto dietro ci sono gli Houston Rockets con 10 vittorie e i San Antonio Spurs con 11 vittorie.  Furono proprio i Rockets quasi 40 anni fa ebbero un esito favorevole uscendo dal draft NBA nel 1985.

In quel caso, le discutibili decisioni sulla formazione dell’allora capo allenatore dei Rockets, Bill Fitch, hanno permesso alla squadra di finire con il peggior record della Western Conference.  Dopo aver ottenuto la prima scelta, i Rockets scelsero infatti il futuro Hall of Famer e due volte MVP delle finali, Hakeem Olajuwon.

Il fatto che si sia già parlato di possibile tanking da parte di alcune squadre dovrebbe rendere interessanti le ultime settimane di regular season.  E se qualche squadra sembra provare palesemente a fare questo tipo di gioco , è probabile che l’NBA fornirà una severa disciplina in risposta.

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