Robert Williams continua a giocare sul dolore dopo essersi sottoposto ad un’operazione chirurgica per riparare il menisco sinistro il 30 marzo. Ad un mese dall’operazione, Williams è tornato in campo per la serie di playoffs contro i Brooklyn Nets. Dopo quel memorabile turno chiuso 4-0 per i Celtics, Boston ha continuato ad avanzare ed è arrivata fino in fondo, ma Williams non ha mai cessato di combattere con il dolore che affligge il suo ginocchio sinistro.
La sua disponibilità a scendere in campo è decisa giorno per giorno. I sanitari dei Celtics lo monitorano costantemente, ed in base alle loro conclusioni deducono se è opportuno farlo giocare o meno. La stessa routine viene applicata anche in queste finali NBA. “La questione può cambiare da un giorno all’altro”, ha dichiarato a questo proposito Robert Williams, “Posso stare bene in questo momento e sentire molto dolore tra qualche ora”.
Williams ricopre un ruolo di non secondaria importanza nella rotazione dei Celtics. Ha chiuso la stagione regolare a 2.2 stoppate di media, quarto nella lega, il che gli è valso l’inserimento nel secondo quintetto difensivo. In questi playoffs, inoltre, nonostante il minutaggio limitato (22.3 minuti a gara), è stato l’ancora difensiva di Boston per quanto concerne la difesa del pitturato. In stagione, Williams giocava mediamente 7 minuti in più.
In queste cinque gare di finale sta viaggiando a 7.0 punti e 7.6 rimbalzi con un minutaggio leggermente più alto (25.2). Williams ha raccolto, fino a questo punto, un totale di 38 rimbalzi, di cui 12 offensivi, ed eseguito 12 stoppate. Per quanto sia evidente ed onorevole la volontà del centro dei Celtics di giocare sul dolore, molti si chiedono se ne valga veramente la pena. Per queste persone, Robert Williams ha già la risposta pronta.
“Cerchiamo di vincere ed io sto vivendo il mio più grande sogno. L’unica cosa su cui mi concentro è essere disponibile per la mia squadra, far capire che possono affidarmi delle responsabilità sul campo. Voglio far passare il messaggio che io sono lì con loro nonostante tutto, nonostante il dolore, e spero che questo messaggio possa diffondersi anche ad altri”.
Lo staff medico dei Celtics ha assicurato Williams che non è più a rischio di complicare le sue condizioni. Ora, è solo una questione di riuscire a sopportare il dolore e farsene una ragione. Cionondimeno, i trattamenti sono diversi e tra i più disparati per cercare di mantenerlo in salute. “Ghiaccio, massaggi, trattamenti vari, li faccio più volte al giorno una volta ogni tre o quattro ore. Spesso ricorriamo anche al BFR (Blood Flow Restriction training, utilizzato per restringere il flusso sanguigno ed alleviare il dolore da carico)”.
“Non è facile star dietro a tutte queste cose“, continua Robert Williams in merito ai vari trattamenti a cui si sottopone ogni giorno. “E’ noioso, ripetitivo, nonché faticoso. Il dolore al ginocchio ha un certo effetto su di me. Quando sono in campo non lo avverto per via dell’adrenalina e dell’energia che provo, ma quando tutto si ferma, inizia a farsi sentire e non di poco”.
Questa notte, ore 3.00 italiane, si terrà gara 6 tra Boston Celtics e Golden State Warriors. Al TD Garden, la squadra di coach Steve Kerr si giocherà il primo match point della serie, mentre Boston cercherà a tutti i costi di forzare una gara 7, e vorrà Williams al suo fianco per entrambe le gare.