Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBoston Celtics NBA Finals: i Celtics ne hanno di più e passano in gara 3, Warriors KO

NBA Finals: i Celtics ne hanno di più e passano in gara 3, Warriors KO

di Michele Gibin
celtics warriors

I Boston Celtics vincono per 116-100 gara 3 delle NBA Finals contro i Golden State Warriors e si portano in vantaggio per 2-1 nella serie.

Col passaggio delle serie finali al TD Garden di Boston, i Celtics riescono a proteggere il vantaggio del fattore campo procuratisi con la vittoria in gara 1, grazie ai 27 punti di Jaylen Brown, di cui 22 nel solo primo tempo, ai canestri di Jayson Tatum e Marcus Smart e soprattutto grazie alla prova dominante sotto i tabelloni di Robert Williams III.

E’ infatti con la fisicità e la maggior prestanza atletica che i Celtics costruiscono la vittoria in gara 3, lanciati da un primo quarto da 17 punti di Brown. A fine partita il verdetto a rimbalzo è impietoso e dice 47-31 per i Celtics, con Golden State incapace di opporsi e che concede ben 15 rimbalzi offensivi.

Con questo gap fisico, difficile vincere una partita di finali NBA in trasferta, gli Warriors sono in svantaggio di 12 punti all’intervallo (68-56) ma hanno il merito, con un grande Stephen Curry e le fiammate di Klay Thompson, di riuscire nonostante le difficoltà fisiche e un Draymond Green disastroso, a issarsi sull’83-82 e chiudere il terzo quarto con i Celtics a tiro (93-89).

Uno sforzo troppo grande per essere sostenibile anche nel quarto periodo, quando a propria volta i Celtics si scuotono di dosso le esitazioni della terza frazione e tornano a sfruttare il vantaggio atletico e di freschezza su ogni situazione possibile. E’ nel quarto quarto infatti che Robert Williams III chiude la porta a Golden State sotto il suo canestro, mentre Grant Williams, Al Horford e anche Smart vanno costantemente a rimbalzo d’attacco dove gli Warriors, senza Green che esce per il sesto fallo a 5′ dal termine, e senza un Kevon Looney inefficace, imbarcano acqua.

Saranno solo 11 i punti messi assieme da Golden State nel quarto periodo (23-11), a siglare la vittoria in gara 3 a 5 minuti dal termine è una tripla di Marcus Smart, servito da Tatum per il 110-96. Stephen Curry, a cui non bastano 31 punti con 6 su 11 da tre, fa in tempo a farsi male alla gamba sinistra allacciandosi a terra con Al Horford su un pallone contestato, per poi tornare definitivamente in panchina con 2:30 da giocare quando Steve Kerr ammette la sconfitta e inserisce le terze linee.

per Boston, Tatum, Brown e Smart scollinano oltre quota 20 punti, ancora una volta il numero 0 dei Celtics è il miglior assist man con 9 e stavolta la bilancia delle palle perse punisce gli Warriors, che ne accumulano 16 totali.

La vera nota positiva per i Golden State Warriors, che escono provati anche fisicamente da una gara 3 ruvida, sono i 25 punti con 5 su 13 da tre di Klay Thompson che si sblocca in attacco dopo le prime due partite sottotono. Andrew Wiggins chiude con 18 punti ma come in gara 1 manca all’appello Jordan Poole, che si prende soli 8 tiri e segna 10 punti con 3 palle perse in 24 minuti.

Anche in gara 3, l’attacco di Golden State passa tutto dalle mani di Curry che nel terzo quarto ci prova, confeziona con Otto Porter Jr un parziale di 7-0 in 37 secondi che rimette la partita in parità. Boston è però troppo superiore per taglia fisica e attività sotto canestro, Brown e soprattutto Tatum sono bravi ad attaccare in palleggio l’area avversaria sempre sguarnita e a prendere buone decisioni nonostante qualche layup sbagliato di troppo.

Errori che non costano caro, i Celtics segnano ancora tanto (116 punti) dopo i 120 di gara 1 e si guadagnano 24 tiri liberi mettendo da subito Curry e Green nei guai con i falli. Draymond Green dal canto suo, dopo tante polemiche post gara 2, gioca una partita anonima, da appena 2 punti con 4 rimbalzi e 3 assist e per di più pochissima energia.

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