Essendo una squadra giovane e relativamente inesperta, non tutti scommetterebbero sui Memphis Grizzlies. E questo perché nella Western Conference ci sono tante ottime squadre, e anche la migliore delle migliori avrebbe difficoltà ad arrivare fino in fondo.
Nel primo turno dei playoffs di quest’anno, il team affronterà i grintosi Minnesota Timberwolves, che si sono recentemente assicurati la post-season dopo aver battuto i Los Angeles Clippers ai play-in.
Ma, mentre alcune squadre potrebbero temere un incontro con la squadra di Minneapolis, Ja Morant sostiene che il suo team è più che pronto per la sfida. La superstar di Memphis sa benissimo cosa i Timberwolves hanno da offrire, e sa anche che Patrick Beverley in particolare gli darà filo da torcere. Ma sembra essere molto preparato a ciò che lo aspetta, e non si dice per nulla preoccupato.
“Ricordate cosa avevo detto? Non ci sottraiamo a nessuna sfida” ha detto Morant giovedì ai giornalisti. “È semplice. Se qualcuno viene in questa organizzazione, sa che non può tirarsi indietro. Sono tendenze da persona morbida. E noi non abbiamo persone molli in questa squadra”.
Per chi non lo sapesse, Morant si riferiva ad un commento fatto a febbraio, e cioè: “Ci arrampichiamo sul camino. Non evitiamo il fumo. Faremo sapere a tutti che siamo qui. Giocheremo duro, cercheremo di vincere. E se non vi piace? Oh beh”.
Dunque sarà una serie molto divertente da guardare, e i motivi sono vari.
Prima di tutto, entrambe le squadre sono giovani e in ascesa, e tutte e due in questa stagione si sono costruite una reputazione in quanto team sfacciati e bravi nel trash-talking. E, fino a questo punto, entrambe hanno saputo mantenere questa spavalderia.
“Questa è la nostra identità e continuerà ad esserlo” ha infatti detto proprio Morant a Tim MacMahon di ESPN, a febbraio. “Ad alcuni non piace, ma ci dà un vantaggio. Ci dà una spinta, molta energia là fuori sul parquet, quindi continueremo a farlo”.
L’anno scorso i Grizzlies hanno lottato per conquistarsi i playoffs, solo per poi perdere contro Utah al primo turno. È stato un duro colpo, ma abbastanza prevedibile. Ora le cose sono diverse. I Grizzlies sono migliorati e maturati, e hanno mostrato coerenza per tutta la stagione. La pressione è forte e, mentre Morant sa certamente come parlare di un grande gioco, starà a lui e ai suoi compagni dimostrare come stanno le cose vincendo quando conta davvero.
Poi c’è Beverley, che è noto per il suo alto livello di intensità in partita, e soprattutto per la sua capacità di entrare in testa all’avversario.
Infine, non dimentichiamo la presenza dello stesso Ja Morant, uno dei giocatori più esplosivi della lega al giorno d’oggi, che in 57 partite ha registrato una media di 27.4 punti, 6.7 assist e 5.7 rimbalzi a partita. A detta di tutti, questa è stata una stagione di rottura per lui, e il mondo ne ha preso nota. E molti lo hanno addirittura paragonato a Kobe Bryant. O meglio: Shaq lo ha paragonato a Kobe Bryant.
“Parlo dell’atteggiamento” ha detto Shaquille O’Neal. “Quando Kobe è arrivato nella lega a 19 anni sapeva di essere il migliore. Lo sapeva e basta. L’allenatore gli diceva: ‘Non fare quella giocata’, e Kobe diceva: ‘No, la faccio’. Come se fosse davvero maledettamente bravo e lo sapesse. Non ci sono molte persone di cui si può dire ciò attualmente. Morant lo sa, non è stato molto chiacchierato e si è fatto un nome tardi in NCAA, ma sa di essere bravo. Sa che quella è la sua squadra e sta giocando molto bene”.
Ora Morant dovrà solo mettere alla prova le sue abilità contro un difensore grintoso come Beverley, e di certo nessuno dei due si tirerà indietro. Dunque dobbiamo aspettarci un vero e proprio combattimento.