Per molto tempo i tifosi giallo-viola hanno sperato che Kyle Kuzma potesse diventare la terza stella dei Los Angeles Lakers. Aspettative che fino a questo momento sono state deluse, ma il prodotto di Utah è ancora convinto di poter diventare un All-Star.
“Sicuramente posso farlo, ci credo”, ha risposto a Tyler Conway di Bleacher Report quando gli è stato chiesto se pensa di poter diventare un All-Star da 25 punti a partita. “Non mi interessa davvero di quello che gli altri dicono o pensano. Mi conosco, conosco le mie capacità. E’ difficile essere costante in un ruolo che non lo è, ma sono entusiasta di poter avere uno spazio più consistente il prossimo anno”.
Kuzma ha di certo dimostrato di poter migliorare in alcuni aspetti del gioco, primo fra tutti quello difensivo. “Ho fatto un ottimo lavoro ogni offseason cercando di costruire qualcosa e aggiungere qualcosa al mio gioco. Mi sono trasformato in un grande difensore. Nel mio anno da rookie non riuscivo a fermare nessuno in difesa. Ora non importa che si tratti di un’ala, un 4, ma anche point-guard e guardie. Sono in grado di difendere quattro posizioni e posso influenzare il gioco in quella metà campo”.
Anche in questa off-season il n°0 non sembrerebbe essere da meno, e sta lavorando principalmente sulle sue capacità da portatore di palla: “Sto lavorando sul mio ball-handling perchè voglio essere più efficiente in campo e non necessariamente un tipo di tiratore che aspetta la palla negli angoli”.
Kyle Kuzma sulla stagione dei Lakers: “Gli infortuni hanno fatto la differenza”
Non potevano mancare ovviamente delle dichiarazioni di Kyle Kuzma riguardo della fallimentare stagione dei Los Angeles Lakers, eliminati al primo turno contro dei Phoenix Suns ora in finale. Secondo Kuzma, a fare la differenza sono stati gli infortuni, una chiara conseguenza della difficile cavalcata playoffs 2020 nella bolla di Orlando.
“Guardando tutte le squadre che hanno giocato a lungo nella bolla, hanno avuto tanti infortuni. Basta guardare Denver con Murray, anche gli Heat hanno avuto tanti infortuni quest’anno, come noi. Senza AD e Bron, con Caldwell-Pope e Caruso che hanno saltato alcune partite. Molti ragazzi hanno saltate delle partite. Pensando agli infortuni dalla prospettiva dei giocatori, non c’è stato abbastanza tempo per preparare i loro corpi. Ma allo stesso tempo, devi uscire a competere e prenderti cura del tuo corpo. Sicuramente non mi sto lamentando; ci pagano un sacco di soldi per andare là fuori e giocare”.
I Lakers sono ora attesi da un’estate che potrebbe comportare diversi cambiamenti, visti i tanti giocatori in scadenza. Non è chiaro neppure quale sarà il futuro di Kuzma, che proverà però a convincere la dirigenza a continuare a puntare su di lui, per andare a caccia del secondo titolo della sua carriera.
Chi ci sarà senza dubbio è LeBron James, che Kuzma ha cercato di paragonare ad un altra leggenda giallo-viola come il compianto Kobe Bryant. “Sono ovviamente due persone diverse, ed è davvero difficile confrontarli. Sono così profondamente diversi, ma l’unica cosa in comune è che sono entrambe vincenti nella vita. Affrontano tutto con un certo tipo di entusiasmo, che si tratti di basket, che si tratti di affari, che si tratti di vita, che si tratti di allenamento. Sono solo entusiasticamente ottimisti su tutto. I loro livelli di fiducia sono molto, molto alti e molto, molto rari”.