Al media day 2019 dei Brooklyn Nets, che per l’occasione hanno presentato il nuovo arrivato Lance Thomas, è il giorno di Kevin Durant, che per tutta la stagione che inizia ufficialmente oggi sarà una storia a latere dei suoi compagni in campo, a causa dell’infortunio che lo terrà fuori a lungo.
In conferenza stampa KD ha spiegato, o per meglio dire ribadito i motivi che lo hanno spinto ad accettare la corte dei Nets dopo tre stagioni ricche di trionfi con i Golden State Warriors (tre finali, due titoli NBA e due premi di MVP delle Finals): “Una scelta chiara” l’ha definita Durant.
"I felt like it was time for a change. I wanted to play for a new team and simply put, I just did it."
— Kevin Durant on his decision to leave the Warriors pic.twitter.com/cvwmNo53WO
— NBA on ESPN (@ESPNNBA) September 27, 2019
“E’ stato semplice vedere cosa (i Nets, ndr) avrebbero messo sul piatto” Spiega Durant “Non è stato difficile vedere che tipo di organizzazione siano, che ambiente c’è qui. Gli Warriors? Era arrivato il momento di cambiare“.
“Non ho bisogno di una nuova sfida, non è questo quello che sento. La sfida è restare giorno dopo giorno al livello in cui sono oggi, questo è già sufficiente. Sentivo che volevo giocare per un’altra squadra, cambiare aria, Ed è quello che ho fatto, semplicemente. Non ho pensato a cosa mi sarei lasciato alle spalle, quello rimarrà ed ha già il suo posto sul mio scaffale. Ho preso la decisione migliore per me”
Kevin Durant decide dunque di guardare solo avanti, al lungo percorso di riabilitazione che lo attende ma senza mai accennare alle circostanze in cui il suo infortunio avvenne, dopo pochi minuti di gara 5 delle finali NBA 2019 contro i Toronto Raptors. Durant aveva già nelle scorse settimane “assolto” gli Warriors da ogni responsabilità o mala gestione del suo problema muscolare al polpaccio, alla genesi della sua assenza dal campo durante i playoffs e della rincorsa alle finali.
Kyrie knows a lot of people are invested in protecting the biggest competitors of the game
(via @SNYtv)pic.twitter.com/J3bsYH0kfS
— Bleacher Report (@BleacherReport) September 27, 2019
Chi torna a quei giorni è invece il neo compagno di squadra Kyrie Irving: “Sapevamo tutti che K (Durant, ndr) non era pronto per giocare, che lo vogliamo ammettere oppure no. Era fuori da 31 giorni e lo hanno rimesso in campo nel più grande palcoscenico di tutti per vendere ancora meglio il loro prodotto, mettendo tutto ciò davanti alla persona. Ora sono qui per impedire tutto questo, non permetterò che niente e nessuno possa penetrare la nostra cerchia“.
“Tutti hanno la loro parte di responsabilità in quello che è successo” Così Irving “Kevin non era pronto di giocare in una situazione del genere (…) ora dico a Kevin: rimettiti in sesto, non preoccuparti, andrà tutto bene. Io sarò super-paziente con Kevin, lo aspetteremo, una cosa del genere (come quella dello scorso anno, ndr) non accadrà mai, non mi sentirete mai dire: Kevin rientrerà a breve, credo sia pronto, almeno finché non sapremo che sarà pronto al 100%“.