Vittoria importante dei New York Knicks sui New Orleans Pelicans nella sfida giocata al Madison Square Garden.
I padroni di casa sono scesi in campo con il miglior quintetto iniziale possibile, schierando Calderon, Afflalo, Anthony, Porzingis e Lopez; mentre gli ospiti hanno dovuto rimediare alle numerose assenze (Cole, Pondexter, Evans e Perkins) mettendo in campo Holiday, Gordon, Gee, Davis e Asik. Prima della palla a due la serata però è cominciata con il commovente inno francese, con entrambi i giocatori francesi in campo (Seraphin e Ajinca) visibilmente emozionati.
Il primo canestro é una tripla del rookie Porzingis, a cui risponde subito Davis, anche lui da lontano. I primi minuti sono equilibrati, poi Alvin Gentry decide di cambiare le carte in tavola e schiera una small ball molto efficace, permettendo così ai Pelicans di compiere un buon parziale (12-3) guidati da Ryan Anderson.
Il primo quarto si chiude con Davis e compagni in vantaggio 27 a 22, ma nella seconda frazione si svela il vero volto della partita, con New Orleans che butta via il vantaggio con delle brutte palle parse (7 solamente nella seconda frazione). Con tutti questi errori, non può bastare una prestazione parziale del Monociglio da 18 punti, 7 rimbalzi e 4 stoppate per tentare la fuga. All’intervallo sono così solamente 2 i punti di distacco (44-42 per gli ospiti), frutto anche della serata non eccezionale al tiro (2/11) di Porzingis, fino a quel momento sotto al 33% complessivo della squadra.
Al ritorno in campo nel secondo tempo tuttavia qualcosa sembra incepparsi e così la squadra della Louisiana non riesce a segnare neanche un canestro nei primi 4 minuti, subendo un parziale di 8-0 che alla lunga regalerà la vittoria agli uomini di Derek Fisher. La stella della squadra fuori casa tira con un brutto 2/7 nel terzo quarto, mentre i Knicks si appoggiano ad un ottimo Seraphin che segna 6 punti in 4 minuti insieme ad un Carmelo Anthony in continuo crescendo. Negli ultimi 12 minuti Anderson cerca di riportare a contatto i suoi, ma riuscirà solamente ad accorciare fino a -4 grazie anche ad un bel driver di Holiday ad un minuto e mezzo alla fine. Finisce 95-87 per New York, che gioca decisamente meglio degli avversari negli ultimi due quarti e punisce le 18 palle perse degli ingenui Pelicans. Un dato molto interessante che fa capire la dinamica del match sono i punti scaturiti dalla seconda chance: 19 punti a 0 per la squadra di casa.
Le due superstar hanno comunque dato vita ad un grande spettacolo, con Anthony autore di 29 punti e Davis di ben 36 punti e 11 rimbalzi, per un ritorno in campo eccezionale. Tuttavia la stella della squadra della Louisiana non può essere soddisfatto della partenza di stagione della sua squadra “E ‘bello essere di nuovo in campo, ma questo non significa nulla”, ha detto a fine partia “Abbiamo ancora perso. Voglio solo vincere. Posso segnare 42 punti, o 2 o anche 0, ma io voglio solo vincere. In questo momento non ci resta che trovare un modo per riuscire a farlo”
Tuttavia il miglior giocatore della partita è stato a sorpresa Kevin Seraphin, autore di 12 punti in 14 minuti e fondamentale nell’ultima parte di gara, facendo registrare un ottimo plus/minus +9 “Se lo meritava. Era pronto. Gran parte del merito del nostro secondo tempo va a lui. Oggi non era facile per lui, sia emotivamente che mentalmente (Seraphin è francese e ha ricordato le vittime dell’attentato di venerdì con un taglio di capelli dedicato a Parigi, ndr), ma è stato pronto nel momento in cui è stato chiamato in causa” commenta Melo.
Per gli ospiti invece, oltre al già citato Davis, tra i più positivi bisogna segnalare un ottimo Ryan Anderson, autore di 16 punti e 5 rimbalzi.
Per quanto riguarda i flop del match, la triste palma spetta a Ish Smith, che dopo alcune solide prestazioni di inizio di stagione, perde molti palloni penalizzando l’attacco di NOLA. Proprio sul rendimento della squadra è intervenuto anche il coach Gentry, commentando preoccupato la prestazione dei suoi giocatori “Non abbiamo scuse. Come ho detto, siamo in grado di giocare più duramente di così e so che possiamo essere competitivi. Ma dobbiamo tornare fare alcune cose che mi aspetto da questa squadra. Se le facessimo, allora il risultato mi interesserebbe relativamente. Invece ad oggi non stiamo facendo ciò che voglio e per questo non riusciamo a competere ai massimi livelli“.
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Per NBA Passion,
Aaron Lionti