La Duke di Paolo Banchero in lotta per il titolo
Vale la pena dedicare un capitolo a parte per Duke, che quest’anno si appresta a salutare dopo 42 anni Mike Krzyzewski, il coach che ha portato l’università di Durham ai vertici del mondo NCAA e ha contribuito a cambiare per sempre la storia del basket collegiale. L’anno prossimo la palla passerà a Jon Scheyer, attuale assistant-coach dei Blue Devils, e per lui non sarà certamente un compito facile. In una stagione fatta di alti e bassi, Duke ha vinto agevolmente la regular-season, ma al contrario ha clamorosamente perso la finale del torneo ACC contro Virginia Tech.
Tuttavia, credo che mai come quest’anno la squadra sia così ricca di giovani talenti, e quasi sicuramente 5 di questi saranno selezionati al prossimo draft. Di Paolo Banchero abbiamo parlato tanto: giocatore di primissimo livello, capace di saper trascinare la squadra anche nei momenti più difficili e una macchina di gioco in attacco, dove anche le sue percentuali al tiro sono in notevole crescita. Nella sfida contro Texas Tech infatti Paolo ha chiuso con 22 punti, 7 su 12 totale e 3 su 4 dall’arco, trascinando i suoi alla vittoria e ripetendosi nelle Elite Eight contro Arkansas (16 punti, 7 rimbalzi, 1 recupero ed 1 stoppata per lui). La mancanza più preoccupante però si registra sul lato difensivo, dove il giovane italo-americano ha mostrato gravi ed evidenti lacune, soprattutto in fase di posizionamento. Le sue quotazioni in ottica draft sono notevolmente calate, e, a mio avviso, il numero 5 non rientrerà nelle prime tre scelte.
WE ARE ALL TIED UP
AJ Griffin from deep ? pic.twitter.com/hU9mDWZYxM
— Bleacher Report (@BleacherReport) March 25, 2022
Tra gli altri interessantissimi prospetti va assolutamente citato anche l’ala AJ Griffin che, se non fosse continuamente alle prese con gli infortuni, risulterebbe un giocatore assolutamente d’elite e con un futuro più che roseo. Molti già lo paragonano a Jimmy Butler, per il suo schiacciante impatto atletico e la facilità con cui riesce a trovare il canestro. Le percentuali al tiro stagionali sono paurose (57.4% in totale finora) e, quando è in serata, risulta davvero difficile fermarlo.
Oltre a tutto ciò, Griffin possiede anche elevate doti difensive, soprattutto nell’uno contro uno ed una buona visione di gioco. Tutto questo a neanche 19 anni. Occhio al suo nome in ottica draft, non mi stupirei se venisse chiamato molto in alto. A completare il quintetto dei Blue Devils ci sono il centro Mark Williams, spiccato difensore e stoppatore, l’ala piccola Wendell Moore, dotato di un incredibile atletismo ed in grado di adattarsi a qualsiasi stile di gioco e la piccolissima guardia Jeremy Roach, decisivo nelle ultime uscite di Duke e che sta prepotentemente guadagnando consensi per il draft, grazie alle sue giocate imprevedibili e alle sue doti di assist-man. Insomma, mai come quest’anno Coach K si è ritrovato ad avere a che fare con così tanti giovani di talento, che potrebbero contribuire a regalargli il sesto titolo nazionale, degno coronamento di una carriera leggendaria.