Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Così distanti, così vicini: Milan e Lakers, stessa faccia di medaglie diverse

Così distanti, così vicini: Milan e Lakers, stessa faccia di medaglie diverse

di Andrea Badiali

E’ piuttosto comune che passando di bocca in bocca un concetto apparentemente banale si trasformi in qualcosa di molto più elevato. O, viceversa, che un argomento di enorme complessità si traduca in riduzioni fin troppo elementari. Esempio lampante è la Teoria della Relatività, le cui basi matematiche e fisiche danno adito ad effetti reali più che complessi da comprendere, ma che vengono del tutto appiattiti nella quasi banale forma “E=mc²”.

A volte le idee originarie si trasformano, diventando ciò che non sono ed assumendo contorni molto differenti ed importanza alquanto inaspettata da chi le aveva inizialmente elaborate.

Così è avvenuto per la  Teoria dei Sei Gradi di Separazione: nata dalla fervente penna di un altrimenti sconosciuto (per l’occidente) scrittore ungherese, ha trovato terreno fertile nell’immaginario collettivo, tanto da diventare un fatto socialmente accettato e assurto allo stato di vera e propria Legge, nonostante non sia né stata emanata da uno Stato sovrano né dimostrata scientificamente.

Parlando di cose a noi più congeniali, è fin troppo semplice enumerare i gradi di separazione tra Lakers e Milan: uno.

Kobe milanista

“Il canestro? Io lo vedo grande così…”

Come anche i tifosi di Boston sanno (loro malgrado), Kobe ha passato parte dell’infanzia in Italia e si è lasciato contagiare dalla passione per il calcio, cominciando a tifare il glorioso Milan di Sacchi, Van Basten e Maldini. Nonostante le qualità calcistiche del terzo realizzatore NBA di tutti i tempi siano piuttosto rivedibili (e di certo non paragonabili a quelle del suo ex compagno Hair Canada), ha più volte proclamato l’amore per il calcio ed in particolare per i rossoneri.

Ecco dunque che il cerchio si inviluppa su se stesso, trasformandosi in un simbolo di infinito, un 8 (primo numero di Kobe) sdraiato, in cui i due cerchi (Lakers e Milan) si incontrano in un punto.

Ma i punti di contatto tra gialloviola e rossoneri sono, oggi, molti più del numero 24 che ha segnato la storia degli ultimi 20 anni in quel di L.A.

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