Home NBA, National Basketball AssociationApprofondimenti DiVincenzo decide gara 2, come i Knicks hanno costruito il doppio vantaggio nella serie con i 76ers

DiVincenzo decide gara 2, come i Knicks hanno costruito il doppio vantaggio nella serie con i 76ers

di Riccardo Rivoli

Negli ultimi venti secondi di questa partita c’è tutta la filosofia cestistica di coach Thibodeau e dei New York Knicks: rimessa dal fondo dei 76ers per Maxey, che riceve e si trova Hart e Brunson a strappargli la palla di forza; DiVincenzo sbaglia il tiro ma c’è il rimbalzo offensivo di Hartenstein; la palla torna a DiVincenzo che segna la tripla del +1; Maxey attacca dall’altra parte e Hartenstein lo stoppa. Difesa, rimbalzi e tiro da 3 punti. Questi sono i tre fondamentali che hanno permesso ai Knicks di vincere gara 2 101-104 e portarsi sul 2-0 nella serie.

La serie è tutt’altro che finita. New York ha vinto le sue due partite in casa, ma i prossimi due incontri si giocheranno a Philadelphia e tutto potrebbe cambiare. Queste prime due partite sono state combattutissime, quindi ci si deve aspettare questo livello di intensità per tutto il resto della serie. 

La partita

Si pensava che Jalen Brunson fosse l’unica fonte di gioco per i Knicks e che ai 76ers bastasse fermare lui per fermare tutto l’attacco di New York… Siamo stati smentiti: DiVincenzo, McBride e Hart hanno giocato due partite superlative, non solo segnando in catch-and-shoot, ma segnando anche dal palleggio. I primi due in particolare stanno imparando a giocare anche dal pick-and-roll e hanno dato tanti grattacapi alla difesa dei 76ers. Sono 9 i punti segnati da McBride, 19 per DiVincenzo con 4 su 8 da tre e 21 per Hart

Josh Hart merita una parentesi a parte, perché in questo momento è il giocatore più insostituibile dei Knicks insieme a Brunson. Sembra quasi che Thibodeau non possa privarsi di lui, tanto che lo ha lasciato in campo per 48 minuti. In questi 48 minuti oltre a segnare 21 punti con 7 su 16, l’ex Lakers ha raccolto ben 15 rimbalzi, di cui 4 offensivi. La sua difesa lontano dalla palla, il suo movimento off ball e la sua aggressività sono il motore di questa squadra.

New York, nei momenti in cui Embiid era in campo, cercava quasi sempre di accelerare il gioco, attaccando tanto in transizione e nei primi secondi dell’azione. Sono una squadra molto veloce e ancora non troppo precisa nell’attaccare a difesa schierata, quindi i contropiedi sono un’ottima arma per mandare fuori giri Phila

Tutte queste alternative al semplice isolamento di Brunson rendono New York una squadra completa e non dipendente dal proprio miglior giocatore, che può permettersi così di avere una serata storta al tiro. L’ex Mavs ha messo a referto 24 punti con 8 su 29 al tiro e 1 su 6 da tre. Oubre Jr e Batum, i suoi marcatori principali, stanno facendo una buon lavoro nel concedergli solo tiri complicati. Brunson ama giocare col proprio fisico, ma questo non gli è concesso dalla difesa dei Sixers che gli accoppia sempre difensori più alti e più grossi e non accetta cambi sui pick-and-roll. 

Philadelphia invece dipende tantissimo dalla produzione offensiva di Maxey e Embiid. Tyrese sta dimostrando di meritarsi il posto da secondo violino: 35 punti con 9 rimbalzi e 10 assist, oltre a tanti canestri importanti nell’ultimo quarto. Il suo marcatore principale è stato Anunoby, anche se Thibodeau ha alternato tanti dei suoi uomini sul numero 0 dei Sixers.

Embiid ne ha messi 34, oltre a 10 rimbalzi e 6 assist, tirando 12 su 29 dal campo. Il problema dell’MVP è stato il 2 su 9 dall’arco. I Knicks vogliono che stia il più lontano possibile dalla loro area e dalla lunetta, così, quando lo marcano sulla linea dei 3 punti, fanno un passo indietro per invogliarlo a tirare. Sfidarlo al tiro è l’unica strategia per limitarlo e Joel anno dopo anno continua a cascare nella stessa trappola. Comunque la prestazione di Embiid è stata buona, anche se ci si aspetta sempre più concretezza da lui.

A Phila mancano i punti del supporting cast. L’unico in doppia cifra è Harris, che ha segnato 10 punti. Oubre Jr ha come compito principale quello di marcare Brunson, ma in attacco lo si sta vedendo troppo poco. Anche i tiratori vengono coinvolti solo se Maxey o Embiid sono costretti a scaricare su di loro e non si vede quasi mai uno schema o un semplice blocco per liberare Hield o Batum, che sono due cecchini che meriterebbero qualche responsabilità in più.

Il prossimo incontro

Gara 3 si giocherà venerdì alle ore 1:30 italiane al Wells Fargo Center di Philadelphia. Vedremo se i 76ers riusciranno a fermare i Knicks, che si stanno dimostrando più solidi del previsto. Scopriremo se coach Nurse troverà un modo per togliere qualche spazio a DiVincenzo e McBride, che stanno facendo un lavorone con la palla in mano e se Embiid non si accontenterà sempre del primo tiro che la difesa gli concede. Dall’altra parte scopriremo se Thibodeau cambierà marcatura su Maxey, schierando su di lui un giocatore veloce come McBride come marcatore fisso.

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