Dopo l’infortunio alla schiena subito da Michael Porter Jr a inizio stagione, tutti noi appassionati NBA eravamo convinti che in quel di Denver sarebbe stata una stagione di transizione, in attesa del suo rientro e di quello di Jamal Murray, fuori dai campi dallo scorso aprile per la rottura del legamento crociato. Ma invece, nonostante le due pesanti assenze, i Nuggets, trascinati da un Nikola Jokic mai come quest’anno in formato MVP, sono riusciti comunque a restare aggrappati al treno playoffs, riscoprendo un grande punto di forza nel collettivo.
Infatti, giocatori come Monte Morris e Zeke Nnaji e soprattutto Bones Hyland (capace di mettere a segno più di 100 triple nella sua finora splendida stagione da rookie) sono riusciti, anche grazie all’assenza nei loro ruoli delle due super star, a tirar fuori tutto il loro potenziale, dimostrandosi ottimi giocatori di rotazione e molto utili nello stile di gioco di Mike Malone, che ha scoperto di aver a disposizione un roster più competitivo e profondo del previsto. Certo, va considerato anche lo scarso livello della Western Conference quest’anno, ma in generale le prospettive date a questi Nuggets ad inizio stagione erano ben diverse.
Jamal Murray e Porter Jr già in campo in questa stagione?
Domanda molto difficile, e alla quale probabilmente nessuno potrà mai avere una risposta certa. Ma, dopo il clamoroso scoop venuto fuori negli ultimi giorni, le carte in tavola potrebbero cambiare. Secondo ESPN, sia Michael Porter Jr che Jamal Murray starebbero recuperando più in fretta del previsto dai loro rispettivi infortuni e vorrebbero tornare già nel corso dei playoffs per poter dare una mano alla squadra. Se tutto ciò si rivelasse vero, Denver tornerebbe prepotentemente in corsa ad Ovest, e potrebbe creare un notevole fastidio a tutti. Tuttavia, se nel caso di Porter molti insider si sono detti fiduciosi, per Murray la questione si fa più spinosa.
Il numero 27 infatti è reduce dalla rottura del legamento crociato, che, insieme al tendine d’Achille, rappresenta il più grave infortunio che possa capitare a un giocatore NBA. Sarà quindi a mio avviso molto improbabile che il prodotto di Kentucky riesca a recuperare in così breve tempo. Inoltre credo che i Nuggets vogliano riaccogliere la loro migliore point-guard quando si sarà perfettamente ristabilito, anziché correre il rischio di una nuova ricaduta.
Nelle ultime settimane Murray si era allenato con i Grand Rapids Gold, l’affiliata in G-League dei Nuggets, e, secondo molti insider, aveva già mostrato enormi miglioramenti nella sua condizione fisica, riuscendo anche a completare un’intera sessione di tiro. Il numero 27 ha anche rilasciato un’intervista in cui parla di tutto ciò ad Adam Caparell di Complex. “Non so ancora quanto potrò tornare” dichiara “ma sto facendo grandi progressi settimana per settimana. Ci sono periodi in cui sembra andare tutto bene, altri in cui ho delle ricadute, come è normale. Gestire lo stress in periodi come questi non è sempre facile. Sono ad un buon punto, ma ancora non so dirvi di più”. Prima di infortunarsi, Murray stava viaggiando al suo massimo in carriera, trascinando i Nuggets nelle posizioni più nobili della Western Conference. Tutti noi ricordiamo le sue incredibili prestazioni nei playoff 2020 giocati nella bolla di Orlando, in cui il numero 27 viaggiava ad oltre 26 punti e 6 assist di media a partita. In quella stagione Denver fu eliminata dai futuri campioni dei Los Angeles Lakers nelle finali di Conference. Tutto ciò per ribadire l’importanza di un giocatore come Jamal Murray per una squadra come i Nuggets. Tutti noi gli auguriamo di tornare al più presto.