A diversi giorni dalla chiusura delle Olimpiadi di Parigi 2024, è giusto chiudersi chi abbia entusiasmato di più. Non si parla solo di chi ha vinto una medaglia ma di chi, anche senza vincere, ha lasciato il segno. Spazio quindi non solo alle medaglie d’oro ma anche a chi le vincerà e guiderà la sua nazione sul tetto del mondo.
Armand Duplantis
Quando ottantamila persone non lasciano lo Stade De France solo ed esclusivamente per vederti battere un record olimpico, allora sei certo di star facendo la storia. Questo è quello che è successo ad Armand Duplantis, il 5 agosto. Tutti si aspettavano che Mondo vincesse ma non che vincesse con un record mondiale, cioè saltando a 6 metri e 25 centimetri.
Non è solo la medaglia d’oro olimpica, la seconda della sua carriera dopo quella di Tokyo 2020, a rendere Duplantis un atletica leggendario. E’ la volontà di migliorarsi sempre di più. Basti pensare che il precedente record era sempre suo, cioè i 6 metri e 24 raggiunti a Xiamen quest’anno.
A 24 anni ha riscritto la storia di una disciplina come il salto con l’asta. Due ori olimpici, due ori mondiali, due ori mondiali indoor e tre volte Campione d’Europa. L’unico avversario di Armand Duplantis, dal 2021, è lo stesso atleta svedese. In ogni gara in cui lo svedese ha preso parte, ha vinto con un distacco ampissimo. C’è da aspettarsi un Duplantis così forte anche a Los Angeles, fra quattro anni. Magari, nel mentre, avrà riscritto il record ancora una volta.
Léon Marchand
Come abbiamo scritto, uno dei più attesi era proprio lui. Gli occhi de La Defense Arena erano puntati sul nuotatore classe 2002. Le Olimpiadi di Parigi non sono state infatti un’occasione irripetibile solamente per la Francia. Ma anche e soprattutto per Léon Marchand, uno degli atleti di punta per i francesi.
In poco meno di una settimana, dal 28 luglio al 4 agosto, Marchand ha tenuto gli occhi del mondo incollati su di lui. Quattro ori (200 metri farfalla, 200 metri rana, 200 e 400 metri misti), un bronzo (4×100 misti) e quattro record olimpici riscritti. I 200 metri farfalla, i 200 rana, i 200 misti e i 400 misti sono roba sua.
La sua forza? Come Kobe Bryant, il riuscire a chiudersi nella sua bolla. Marchand ha spiegato: “Non mi sono ancora reso conto di quanto ho fatto. So cosa ho fatto in acqua, so cosa ho fatto in termini di prestazioni. Ho anche molte statistiche. Non c’è nessun francese che abbia mai fatto una cosa del genere. Ho fatto molte gare e questo mi ha permesso di concentrarmi sul recupero, sul cercare di dormire il più possibile e sull’essere pronto il giorno dopo. Ho fatto quattordici gare in tutto, quindi ero davvero concentrato. Ero nella mia bolla di sapone e non ho paura di uscirne”.
Prestazioni che hanno fermato tutta la Francia. E non solo. Il successo però si costruisce durante tutti e quattro gli anni antecedenti le Olimpiadi. Marchand, in tal senso, ha costruito il successo assieme a chi ha assistito alle vittorie di uno dei più grandi di sempre. Marchand si allena con Bob Bowman, ex mentore di Michael Phelps e del francese Yannick Agnel, che in Francia è il vero metro di paragone del nuovo talento del nuoto mondiale. E se diventasse proprio Marchand il metro di paragone?