Non solo Elon Musk, anche l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump non vede di buon occhio la strategia portata avanti dalla Casa Bianca per cercare di riportare negli Stati Uniti la giocatrice WNBA Brittney Griner, in cambio (presunto) del trafficante d’armi russo Viktor Bout.
Trump ha accennato alla questione alcuni giorni fa, ospite dello show radiofonico The Clay Travis & Buck Sexton Show, attaccando la – sempre presunta a oggi, va precisato – strategia di concedere alla Russia il rimpatrio di Bout in cambio di Griner e dell’ex Marine Paul Whelan. “Non mi pare proprio una gran bella trade no? E noi dovremmo riportarla qui in cambio di un assassino, di uno dei più grossi trafficanti d’armi del mondo? Che ha ucciso tanti americani, ha ucciso tante persone, e si beccherà una carta per la via d’uscita, e in cambio noi riavremmo (Griner, ndr)”.
Se è vero che il governo USA per voce del segretario di Stato Antony Blinken ha ufficialmente proposto al ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov uno scambio di detenuti per riportare negli Stati Uniti Brittney Griner e Paul Whelan, che la “contropartita” russa debba essere Viktor Bout non è mai stato confermato da fonti ufficiali. Sono stati infatti i media russi a rilanciare la possibilità già all’inizio del processo a carico della giocatrice delle Phoenix Mercury, mentre la diplomazia del Cremlino ha preferito muoversi con il consueto profilo basso.
La sentenza del processo a carico di Brittney Griner per possesso di sostanze stupefacenti (cartucce ricaricabili a base di olio di hashish per sigaretta elettronica) è attesa per venerdì, la giocatrice rischia fino a 10 anni di carcere.