La NBA e la NBPA (l’associazione dei giocatori) hanno raggiunto un accordo sulla base di un nuovo tipo di protocollo COVID-19 che permetterà ai giocatori di poter ritornare in squadra più velocemente dopo essere risultati positivi ad un tampone. Secondo quanto riportato da Adrian Wojnarowski di ESPN, un giocatore positivo può terminare il periodo di isolamento dopo soli 5 giorni, anziché gli originali 7. Questo, però, solamente se il giocatore ha una soglia di materiale genetico virale maggiore di 30, piuttosto che la precedente soglia di 35. Questi cambiamenti sono stati fatti in linea con le nuove raccomandazioni fatte dai CDC (centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) questa settimana.
La NBA è una delle leghe americane che è stata maggiormente colpita dal virus. Basta pensare che solo nella giornata di martedì, 132 giocatori sono entrati nel protocollo COVID-19. Questo ha portato sia al rinvio di 11 partite poiché molte squadre non sono state in grado di raggiungere il numero minimo di 8 giocatori che potevano scendere in campo, sia ad alcune polemiche da parte dei giocatori per come la NBA abbia gestito questa situazione. Grazie a questo accordo, potrebbe diminuire la probabilità che le squadre rimangano senza giocatori per lunghi periodi di tempo.