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NBA Trade deadline: squadra per squadra che mosse devono fare?

di Marco Tarantino
lakers

La trade deadline del 25 marzo si avvicina sempre di più: dopo la trade di James Harden, a gennaio, da parte dei Brooklyn Nets, c’è stato un cambiamento sensibile in molti team. Perché? A Est le squadre hanno bisogno di maggior talento o profondità, per lottare contro un trio come quello di Brooklyn. A Ovest invece, i Lakers, i Clippers e le varie contender sono costrette a ripensare il roster anche per un ipotetico scontro di NBA Finals contro Brooklyn.

Andiamo allora a vedere cosa serve a tutte le squadre NBA al momento, per raggiungere i propri obiettivi, che siano di contendere per il titolo, monetizzare i talenti, ricostruire, oppure cambiare rotta.

Indice:

 

La trade deadline degli Atlanta Hawks

I giocatori da tenere d’occhio: John Collins, Bogdan Bogdanovic e Kris Dunn

Gli Hawks stanno risalendo a Est, recuperano terreno e vogliono esserci almeno nelle prime 10 posizioni (per giocarsi il mini torneo per entrare ai playoffs). Cosa gli manca? Probabilmente continuità, meno infortuni e il roster al completo. Difficile vadano a fare trade in entrata, se non nel caso in cui si presenteranno opportunità di monetizzare al massimo John Collins.

Il ragazzone è la power forward da guardare con maggiore attenzioni per l’estate e la free agency, con squadre come Dallas, Miami e New York, tutte in prima linea per firmarlo a un contratto da 28 milioni di dollari al primo anno. Gli Hawks riusciranno a scambiarlo già prima della deadline? Oppure a strappargli un accordo per un nuovo contratto? 

Il GM, Travis Schlenk è noto per muovere le pedine anche durante la deadline, come nel caso della trade a quattro squadre che ha portato Clint Capela agli Hawks

Restrizioni degli Atlanta Hawks:

  • La scelta 2022 first-round da Oklahoma City top-14-protected.
  • Bogdan Bogdanovic ha un trade bonus del 15% sul suo contratto.

Boston Celtics, cosa aspettarci?

Attenzione a: una trade exception da 28.5 milioni di dollari

Boston non sta affrontando affatto un buon momento, le tante, troppe sconfitte subite hanno portato a ridimensionare le quotazioni di una squadra, che prima del rientro di Kemba Walker, sembra destinata a lottare per le prime posizioni a Est. Serve una mossa, serve un cambiamento e Ainge potrebbe sfruttare la trade exception creata con la sign-and-trade per Gordon Hayward, per migliorare il roster.

I Celtics potrebbero usarla per giocatori come PJ Tucker o Nemanja Bjelica, rimanendo sotto la luxury tax e potendo poi sfruttare 20.6 milioni di dollari di avanzo in estate. I giocatori che potrebbero interessare? Harrison Barnes, dei Kings, in primis, ma bisognerà capire prima quale sarà il destino di Stevens, finito sul banco degli imputati, se Kemba sarà mosso (ha un trade bonus del 15%) e se i Celtics proveranno l’All-In oppure resteranno a guardare in attesa della maturazione dei loro giovani.

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