Giunto lo scorso 6 di Febbraio per uno scambio tra Detroit Pistons e Cleveland Cavaliers, Andre Drummond ha ora davanti a sé una decisione importante da prendere: esercitare l’opzione giocatore per rimanere un altro anno nell’Ohio, oppure rifiutare tale clausola in modo da poter esplorare la free agency senza restrizioni.
Nonostante qualche squadra nutra un notevole interesse nei confronti di Drummond, una tra tutte i Boston Celtics ancora privi di un lungo da schierare solo e solamente sotto canestro, il centro ventisettenne sembrerebbe voler prolungare la sua permanenza con i Cavaliers. Tale scelta non è però da considerare così azzardata, o addirittura inaspettata, visto che l’ex Pistons accettando l’opzione giocatore andrebbe a ricevere una somma di denaro che, probabilmente, altrove non otterrebbe: per lui sono presenti 28.7 milioni sul tavolo.
A confermare la volontà di rimanere da parte di Andre Drummond è subentrato J.B. Bickerstaff, da metà febbraio capo allenatore in quel di Cleveland. “Nonostante non abbiamo mai avuto conversazioni dirette e mirate sulla sua futura permanenza, posso dire che abbiamo discusso gran parte delle volte su come lui potrà essere utile per la squadra, su come potremo pianificare la prossima annata con lui in squadra. Le nostre discussioni sono state molto positive in merito a questo argomento”.
All’interno della recente intervista, Bickerstaff ha colto l’occasione per spaziare anche su altri argomenti. Egli è subentrato a metà stagione in una squadra con ben poche aspettative, con un futuro incerto ed un nucleo di giovani ancora da definirsi.
Cavaliers, J.B. Bickerstaff: “Il nostro obiettivo è costruire un gruppo coeso con Andre Drummond”
Inutile ripetere che il fattore determinante per questa stagione è stata la pandemia da Sars-CoV-2, che ha tagliato corto la stagione di tutte quelle squadre ben lontane dalla zona playoffs. Tra quest’ultime, i Cleveland Cavaliers, che conclusa l’annata con sole 19 vittorie hanno dovuto fare i conti con mesi e mesi di totale astinenza dalla pallacanestro, allenamenti singoli o di squadra che siano.
“Comprendo pienamente le restrizioni che la lega ha rivolto alle otto escluse dalla bolla di Orlando, ha riportato il quarantunenne. “Tuttavia, abbiamo bisogno di una data precisa entro cui ripartire, in modo da poter far rientrare in forma i nostri ragazzi. I mesi di pausa forzata sono stati lunghi ed interminabili, ed hanno avuto sicuramente effetto sulla preparazione fisica e mentale dei giocatori. Il nostro obiettivo rimane, per ora, quello di formare un gruppo di atleti disposti a sacrificarsi l’uno per l’altro sul campo, il che è in questo momento molto più importante di un semplice esercizio o partitella sul parquet”.
Bickerstaff ha anche affrontato la tematica draft NBA, anch’esso parzialmente compromesso dalla minaccia COVID-19. Avendo meno materiale a disposizione, i rispettivi addetti per le trenta squadre incontreranno molte più difficoltà nel valutare i futuri talenti, questione a cui la lega ha cercato di porre rimedio effettuando una temporanea modifica al regolamento.
“Consideriamo per esempio un giocatore che milita in un campionato di minor importanza“, ha esordito così Bickerstaff. “Quale è la sua effettiva altezza? Quale è la sua corporatura? Quanto si muove velocemente? E’ in grado di ascoltare, imparare ed assimilare? Tutti questi aspetti di un giocatore, spesso non li si comprende appieno osservando dei semplici filmati. Spero che il nuovo regolamento possa aiutarci un po’, altrimenti sarà un compito alquanto arduo”.
Per questo draft, i Cavaliers selezioneranno con la scelta numero cinque al primo giro.