Prima dello scontro ad eliminazione diretta tra Canada e Spagna, Dillon Brooks aveva giocato molte partite positive.
Partite in cui aveva segnato moltissimo o preso parecchi rimbalzi. Partite in cui, in generale, aveva sfornato performance ottime in base alle statistiche venute fuori.
Ma Brooks non aveva mai giocato una partita che avrebbe potuto mandare il Team Canada ai Giochi Olimpici. Non aveva mai giocato la partita decisiva, quella che decreta se la nazionale sarebbe passata ai quarti di finale di una Coppa del Mondo.
Domenica, Brooks ha giocato quella partita. E ha segnato 22 punti, raccolto 5 rimbalzi e fornito un’ottima difesa di difesa. Così, il Canada ha battuto la Spagna, campione in carica, per avanzare nella Top 8 della Coppa del Mondo FIBA, e timbrare un biglietto per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Si tratta di un risultato enorme per la nazionale canadese. La squadra non giocava in un torneo olimpico dal 2000, e l’ultima volta che ha raggiunto i quarti di finale del Mondiale è stato nel 1994, proprio a Toronto.
Il Canada stava perdendo 61-73 alla fine del terzo quarto.
Erano a 10 minuti da una disastrosa eliminazione, viste le grandi aspirazioni con cui hanno iniziato il torneo e le aspettative che hanno creato vincendo contro il Libano, la Francia e la Lettonia.
Brooks si è bloccato. Ci ha riflettuto un attimo, poi ha realizzato una tripla per ridurre lo svantaggio e ne ha messa un’altra per portare il punteggio a 73-69, con ancora 7 minuti e 43 secondi da giocare. Il tutto rimanendo estremamente attivo e consapevole sul piano difensivo.
Un paio di istanti dopo, è partito verso il canestro per portare la sua squadra sul 76-71, e ha messo la ciliegina sulla torta del suo spettacolare quarto quarto con la tripla che ha pareggiato la partita con 1 minuto e 19 secondi rimanenti.
“È stata una partita davvero, davvero bella” ha detto Shai Gilgeous-Alexander. “Una pallacanestro di alto livello. Ci sono stati molti ostacoli. Hanno giocato una partita davvero completa dall’inizio alla fine. È un’ottima squadra quella spagnola, quindi tanto di cappello. Ma credo che il nostro gruppo volesse vincere un po’ di più. Sapevamo cosa c’era in gioco ed eravamo disposti a tutto per riuscirci”.
Dunque, il prossimo passo ora sono le Olimpiadi.
“Siamo parte della storia” ha detto Gilgeous-Alexander. “È un qualcosa di quasi indescrivibile. Tante persone hanno lavorato così tanto per questo e, avendo l’opportunità di farlo, vogliamo ringraziarle e rappresentarle anche nel resto del torneo”.
Brooks attribuisce la sua esplosione nel quarto quarto al fatto di aver sentito la fiducia dei suoi compagni. Ha citato in particolare Melvin Ejim, che ha continuato a spingere e motivare l’intera squadra.
“Mi fido di me stesso” sostiene. “I miei compagni di squadra si fidavano di me. Eravamo più piccoli, ora siamo più grintosi. Volevamo più cattiveria. Melvin Ejim ci teneva sempre in partita con la sua voce. Ci diceva: ‘Chi lo vuole di più? Chi lo vuole di più? Noi o loro?’ E’ stato grazie a lui”.
Il Canada è indubbiamente talentuoso, con giocatori NBA come Brooks, Gilgeous-Alexander, RJ Barrett, Dwight Powell, Kelly Olynyk, Nickeil Alexander-Walker e Lu Dort, che sono i protagonisti del roster.
Il percorso per il Mondiale non diventerà più facile per il Canada, perché mercoledì è previsto un appuntamento con la Slovenia (e di conseguenza Luka Dončić) per i quarti di finale.
Ma, per ora, il Canada si gode il momento.