Mancano poche settimane alla trade deadline del 10 febbraio e già inizia a muoversi qualcosa sul mercato. A recitare un ruolo di primo piano non saranno soltanto le contender, ma anche e soprattutto le squadre che guardano più al futuro che al presente, come i Rockets. In quel di Houston, se John Wall non scende in campo dalla passata stagione e difficilmente verrà scambiato prima della scadenza naturale del contratto, ben diversa è la situazione di Eric Gordon.
33 anni compiuti lo scorso 25 dicembre, il nativo di Indianapolis è l’unico superstite della vecchia guardia dei Rockets, sfaldatisi dopo il passaggio di James Harden ai Nets (l’anno precedente aveva salutato anche Chris Paul), e quest’anno sta viaggiando a medie di 14.9 punti, 1.9 rimbalzi e 3.3 assist col 50.5% dal campo e il 45.5% da dietro l’arco (percentuali migliori in carriera). Numeri del genere fanno gola a numerose contender (e non solo). A rendere più appetibile il nome di Gordon è il suo contratto: poco meno di 59 milioni di dollari per tre anni, compresa la stagione attualmente in corso, con l’ultimo anno di contratto (20.9 milioni nel 2023\24) non garantito.
I Rockets non hanno fretta di piazzare il giocatore, che si è ben calato nel ruolo di chioccia per i giovani (su tutti Jalen Green e Kevin Porter Jr). Per privarsi di Gordon, i texani chiedono in cambio una prima scelta al draft, ideale per accelerare il processo di ricostruzione. Tante le squadre che esplorano la possibilità di imbastire una trade per lui: tra queste, figurano i Phoenix Suns, che potrebbero mettere sul piatto Dario Saric, Jalen Smith e/o JaVale McGee più una prima scelta al draft, necessaria per ottenere l’assenso dei Rockets. In Arizona, Gordon ritroverebbe Chris Paul, già suo compagno di squadra a Houston dal 2017 al 2019.
Rockets, una prima scelta per Gordon. Via anche Theis?
Da non escludere, inoltre, la pista che porta ai New York Knicks. Questi ultimi hanno già tante guardie a roster e per far andare in porto la trade dovrebbero sacrificare sia Kemba Walker (18 milioni fino al 2023) che Alec Burks (19 milioni fino al 2023 e team option da poco meno di 10.5 milioni per il 2023-2024). Essendo in pieno rebuilding, però, i Rockets gradirebbero almeno un giovane in cambio: il classe ‘98 Obi Toppin, ottava scelta al Draft 2020, in questo senso, potrebbe essere l’ideale per Houston.
Da gran professionista qual è, Gordon continua a dare il massimo per i Rockets e rispetterà la volontà della franchigia. A 33 anni, però, un giocatore del suo calibro non può non pensare alla possibilità di trasferirsi in un contesto maggiormente competitivo, soprattutto alla luce del fatto che quella attualmente in corso è la prima stagione senza problemi fisici dopo varie annate a dir poco complicate sotto quest’aspetto. Discorso analogo per Daniel Theis, che la scorsa estate ha firmato un quadriennale da 36 milioni di dollari con i Rockets e potrebbe già fare le valigie.