Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls #123Ragioni per cui la stagione dei Bulls è deludente

#123Ragioni per cui la stagione dei Bulls è deludente

di Mario Tomaino

Il ritorno di Rose ad inizio stagione, unito all’acquisto di Pau Gasol dal mercato FA, li aveva posti come grandissima favorita della Eastern Conference ad inizio stagione, eppure, i Chicago Bulls visti finora, non sono quelli che potevamo aspettarci i primi di Ottobre. L’appuntamento di questa settimana con #123Ragioni, individua 3 motivi per cui si possa ritenere che la stagione dei Bulls, finora, è stata deludente:

 

1 – Tante, Troppe Sconfitte

I numeri parlano da sé: questi Chicago Bulls stanno lasciando per strada troppe opportunità di vittoria. Il record fatto segnare sinora, recita 30 vittorie e 19 sconfitte. Tante, troppe, per una franchigia che ha l’ambizione di voler lottare per il titolo. La curiosità sta nel fatto che queste sconfitte siano arrivate per lo più contro franchigie sulla carta abbordabili: Boston, Indiana, Denver, Brooklin, Utah, Orlando; tutte franchigie alla portata di Chicago, partite che li vedevano facilmente vittoriosi sulla carta e che, invece, sono costate parecchie sconfitte.

Joakim Noah e Jimmy Butler preoccupati

Joakim Noah e Jimmy Butler preoccupati

Nel dettaglio, il mese di Gennaio è stato, fino ad ora, il peggiore che i Bulls potessero immaginare: 8-9 il record fatto registrare, numeri non da contender. Anche in questo caso, Chicago ha vinto partite con coefficiente di difficoltà evlato (Golden State, Dallas, San Antonio, Milwaukee, Houston) perdendo invece contro team sicuramente più abbordabili come Heat, Lakers e Suns (record 1-3 in settimana). Le percentuali di vittoria stanno calando vertiginosamente e al momento, le possibilità che i Cavs tolgano presto la freccia, sono alte.

 

2 – Dov’è la difesa?

Da quando coach Tom Thibodeau siede sulla panchina dei Bulls, la franchigia si è sempre distinta per avere uno dei migliori sistemi difensivi della lega. Anche in stagioni come quella passata, con tanti infortuni che non permettevano di schierare quasi mai il proprio quintetto ideale, è sempre stata la difesa a tenere a galla il team. E ora? Ora sembra che il meccanismo si sia inceppato, i Bulls non difendono più come prima. Se qualcosa si era già notata nei mesi scorsi, le numerose sconfitte incassate nel mese di Gennaio hanno accentuato il tutto. Se nel 2014 i Bulls concedevano già la bellezza di 100.1 punti ogni 100 possessi, nel nuovo anno la situazione è anche peggiorata perché i punti concessi agli avversari sono aumentati a 104.1.

Opponents FGA (Fonte: NBA.com)

Opponents FGA (Fonte: NBA.com)

Sicuramente il dato più preoccupante, è la maggiore facilità che l’attacco avversario ha nel tirare (e quindi anche realizzare) le occasioni create: i Bulls, infatti, sono 30esimi per opportunità di tiro concesse (87.7) e questo comporta che la difesa subisca con maggiore costanza l’iniziativa dell’attacco avversario (38.8 tiri realizzati in media dagli avversari, 28esimi nella lega).

 

3 – Infortuni senza sosta

Derrick Rose (infortunato) e Taj Gibson in panchina

Derrick Rose (infortunato) e Taj Gibson in panchina

Se i Bulls attualmente non sono riusciti a mantenere le aspettative d’inizio stagione, di certo è anche colpa dei numerosi infortuni patiti. Da quel 28 Aprile 2012, giorno in cui Rose si infortunò per la prima volta al ginocchio, il binomio infortuni-Chicago Bulls è stato una costante ininterrotta e, anche quest’anno, non sembra esserci molta tregua per la franchigia dell’Illinois. Rose, Butler, Noah, Gasol, Dunlealy, Gibson, McDermott, Hinrich; 8 elementi del roster, alcuni fondamentali per gli equilibri del team, che sono passati almeno una volta dall’infermeria. Riuscire a trovare una buona condizione per tutto l’arco della stagione, pertanto, non è sicuramente il compito più semplice che Tom Thibodeau e il suo staff possano affrontare. Alcune voci degli ultimi giorni, riguardanti il futuro di coach TT sulla panchina dei Bulls, infatti, consideravano la possibilità di un suo esonero a fine stagione, complici proprio diversi malumori all’interno dello spogliatoio, riguardanti gli eccessivi carichi di lavoro cui i giocatori sono sottoposti.

 

Sia chiaro, siamo soltanto a fine Gennaio e il tempo perché i Bulls possano rialzarsi c’è tutto. Il bilancio di questa prima metà di stagione, d’altro canto, non sembra per niente sorridere alla franchigia di Chicago. L’auspicio dei tifosi è ovviamente quello di poter vedere esprimere al massimo il potenziale del team. I Playoffs si avvicinano sempre di più e presto bisognerà spingere sull’acceleratore senza commettere alcun tipo di passo falso, se i Chicago Bulls vogliono sperare di raggiungere veramente le Finals.

 

Per Nba Passion,

Mario Tomaino

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