La stagione 2021/22 sta vedendo una accesa corsa alla prima scelta del draft NBA come non succedeva da anni. A ottobre la gara sembrava ristretta a due ragazzi che già dalle high shool sembravano dei predestinati a questo riconoscimento. Ossia i freshman Chet Holmgren di Gonzaga e Paolo Banchero di Duke. Ben presto a questi due si è aggiunta un’altra matricola della Division I come Jabari Smith di Auburn.
Le prime 3 posizioni, da tempo, sembrano ormai sicure, a prescindere delle 3 squadre che avranno quelle scelte. Più interessante è il discorso per le altre 7 posizioni della Top 10. Tanti i nomi papabili tra i quali spicca quello del sophomore da Purdue Jaden Ivey.
Con l’Indiana nel cuore, Jaden Ivey è pronto a prendersi il palcoscenico NBA
Nato il 13 febbraio 2002 a Mishawaka (Indiana) è cresciuto giocando a football, basket e calcio e praticando karate. Ma una volta arrivato al liceo ha deciso di concentrarsi solo sul basket. Le sue prime 3 stagioni alla high school, Ivey le ha giocate per la Marian High School di Mishawaka, diventando ben presto la stella e il beniamino della scuola. I risultati di squadra non erano stati eccellenti e per il suo ultimo anno, Jaden aveva deciso di trasferirsi nella più pregiata Lumiere High School di La Porte, sempre nell’Indiana. La scuola è considerata uno dei migliori programmi dello stato e il salto di qualità è evidente. Tanto che entra al college come matricola da quattro stelle.
Diversi le università di primo piano che gli offrono una borsa di studio e ad avere la meglio è Purdue, avvantaggiata dal fatto di trovarsi a pochi chilometri da casa Ivey. L’inizio della prima stagione al college per il ragazzo dell’Indiana è stata condizionato da un infortunio al piede che lo ha costretto a saltare diverse partite. Anche quando tornato in campo l’anno da freshman non è stato indimenticabile. Si entra nel quintetto dei rookie della Big Ten, ma nel torneo di conference non si fa notare. In più i Boilermakers escono al primo turno della March Madness contro la cinderella North Texas, nonostante i suoi 26 punti.
Se da matricola non ha reso al massimo, da sophomore Ivey ha mostrato tutto il suo talento. In coppia con il gigante canadese Zach Edey ha guidato Purdue in una delle sue migliori stagioni della storia del college. I due sono riusciti addirittura a portare i Boilermakers a raggiungere il seed n.1 del ranking AP durante la stagione per la prima volta nella loro storia. A ciò aggiungono un terzo posto di Conference (a una sola vittoria dalla vincente Wisconsin) e la finale del torneo della Big Ten, persa nel finale con Iowa. L’unica macchia, di una stagione stellare, sarà la sconfitta al terzo punto della March Madness, nuovamente contro la sorpresa di turno (questa volta S. Peter’s). A conferma dell’ottima stagione della star di Purdue è arrivata la nominata nel First Team All-Big Ten, ma soprattutto nel Second Team All-American.