Gli Utah Jazz pronti a scambiare nuovamente John Collins? Così sembrerebbe secondo Andy Larsen del Salt Lake Tribune. Nonostante la buona vittoria contro i Portland Trail Blazers, Collins continua ad essere un elemento problematico per il roster di Will Hardy. Secondo Larsen infatti, Collins non si sarebbe ancora integrato nel sistema di gioco proposto dai Jazz, nonostante sia tornato a Salt Lake City proprio nel corso dell’ultima estate.
Jazz, John Collins già pronto a salutare?
Come spiega Larsen, i Jazz sono stati frustrati dalla lentezza con cui Collins si sta integrando nel sistema di gioco. Ha anche il peggior defensive rating della squadra (meno 11,8) e non ha fornito molto apporto se non tirando discretamente (48.2% dal campo) e cogliendo molti rimbalzi. Le medie parlano da sé: 14.6 punti, 8.6 rimbalzi e 0.9 assist. Numeri che dovrebbero essere molto più alti per uno come lui.
Tuttavia, secondo Larsen, le prestazioni incerte di Collins all’inizio della stagione 2023/24, oltre ai 77 milioni di dollari che gli spettano per i prossimi tre anni, potrebbero rendere difficile per i Jazz trovare una squadra disposta ad accoglierlo. Utah quindi cerca di massimizzare la sua presenza a Salt Lake City investendo su di lui a lungo termine. In alternativa, in caso di trade, Utah vorrebbe guadagnarci quanto più possibile.
Utah non ha la necessità di vincere subito. Al contrario, il progetto vede uno sviluppo molto a lungo termine. La dirigenza infatti vorrebbe costruire su Lauri Markkanen, Keyonte George, Taylor Hendricks, Walker Kessler e Ochai Agbaji, secondo Larsen. Hendricks è stato selezionato con la nona chiamata del Draft 2023, spendendo molto tempo in G League. Tuttavia, i Jazz credono molto nel suo potenziale. Ci sarebbe poi un italiano di nome Simone Fontecchio in scadenza di contratto sul quale i Jazz potrebbero puntare largamente.