Nella NBA, probabilmente di più rispetto a qualsiasi altra lega sportiva americana, i playoffs hanno la tendenza a consumare qualsiasi aspetto rilevante della regular season per quanto concerne una squadra o un individuo.
E questo ha funzionato a vantaggio di Jamal Murray, negli ultimi 5 anni passati con i Denver Nuggets. Ma anche a svantaggio di Michael Porter Jr.
Porter Jr. è al secondo anno di un contratto quinquennale da 179 milioni di dollari, che ha firmato prima della stagione 2022-2023. Il totale guadagnato in questa stagione ammonta a 33.4 milioni di dollari, mentre nel 2024-25 sarà di circa 35.9 milioni.
La stagione di Porter Jr. è stata inaspettatamente complicata. La regular season ha messo a dura prova la durabilità che il giocatore aveva ritrovato dopo ben 3 interventi alla schiena.
Ha giocato 81 delle 82 partite della stagione regolare, superando il suo precedente massimo di carriera (pari a 62).
Ha viaggiato con una media di 16.7 punti e 7 rimbalzi, con il 39.7% di realizzazione da 3 punti e battendo il record di franchigia per il maggior numero di tiri da 3 realizzati in una singola stagione.
Gli split di tiro di MPJ hanno superato il 50/40/90 dopo la pausa dovuta all’All-Star Game. Si è sentito più a suo agio con la sua mobilità e la sua fisicità.
La sua efficienza in quanto a punti si è persino estesa al primo turno dei playoffs, quando è stato il secondo miglior giocatore offensivo di Denver. Ha infatti tirato con il 55% dal campo e con il 49% da 3.
Ma nel secondo turno sono iniziati i problemi. I Minnesota Timberwolves gli ha messo addosso Jaden McDaniels e Porter Jr. ha faticato parecchio.
Ed è per questo che il giocatore ha scelto di addossarsi la colpa per l’eliminazione di Denver dai playoffs, dopo aver perso Gara 7 contro i Timberwolves. In questa serie, ha viaggiato una media di 10.7 punti e tirato con il 37.1% dal campo, ma ha realizzato solo 10 dei suoi 35 tentativi di tiro nelle ultime 4 partite.
“E’ stata una serie terribile” ha detto, dopo aver segnato solo 3 volte su 12 in Gara 7. ”So che se avessi giocato come faccio di solito, avremmo vinto. Ci sono molte cose che avremmo potuto fare diversamente come squadra. Ma so che se avessi fatto la mia parte, avremmo vinto. E devo accettarlo. Non starò qui a far finta che non sia un peso, o che non ci abbia pensato tutto il giorno. Di certo non è una scusa. Sono un giocatore migliore di quello che avete visto in questa serie. Sono un tiratore migliore di quello che avete visto in questa serie. Quindi non ho scuse. Ho chiesto scusa ai miei compagni di squadra. Sento che è colpa mia”.
