Per molti, Brad Stevens è il vero MVP del titolo dei Boston Celtics. Aver fatto tante scelte giuste negli anni precedenti, fino ad arrivare a quella di portare Jrue Holiday e Kristaps Porzingis a Boston, sacrificando pezzi importanti della squadra, ha portato al tanto desiderato titolo numero 18 della franchigia. Brad Stevens lo aspettava da quando è arrivato in Massachusetts nel 2013, prima da allenatore e poi da GM.
Stevens però non ha tempo di adagiarsi sugli allori e già parla della prossima stagione e dei piccoli cambiamenti che la dirigenza potrebbe apportare:
“Se appendi uno stendardo, tutti parleranno di quanto sei bravo e forte. E se non lo fai, parleranno di quanto hai fallito. Se si lega la propria mentalità a questo, allora si va su delle montagne russe che non valgono il viaggio. Quindi, credo che la cosa più importante sia apprezzare le persone con cui si lavora e cercare di fare del proprio meglio per avere la migliore stagione possibile, continuando ad andare avanti.”
“Penso che ci siano molte persone che si danno da fare per mantenere questo roster”, ha detto martedì. “In particolare quest’anno, abbiamo mantenuto molti giocatori. Sarà difficile per qualsiasi scelta del draft entrare nella rotazione, quando sarà in salute. Quindi penseremo a come continuare a investire su giovani giocatori, sul loro sviluppo e sulla loro crescita, con la consapevolezza che, se saremo in grado di continuare ad andare avanti con questo gruppo, questi ragazzi scenderanno in campo”.
Il gruppo si è guadagnato l’opportunità di rimanere insieme per affrontare di nuovo questa sfida, ha detto Stevens
“Valuteremo sempre come migliorare la nostra squadra. Ma credo che saremmo pazzi a non dire che il carattere e le fondamenta di questa squadra sono giusti. Vediamo se riusciamo a essere il più costanti possibile. Crescere. Svilupparci. Migliorarci. Non prevedo grandi cambiamenti, almeno all’inizio. Perché credo che questa squadra se lo meriti”.