La stagione 2024-25 si apre con più dubbi che certezze. La stagione scorsa ha avuto nella vittoria dei Celtics un esito prevedibile, ma le cose più interessanti sono avvenute prima di gara 5 delle Finals: i Pistons hanno battuto il record di sconfitte consecutive, i Bucks, da contender, sono usciti al primo turno, Golden State ha mancato i playoffs, Memphis ha giocato l’intera stagione senza quintetto, i Pacers sono arrivati alle Conference Finals e un alieno è atterrato a San Antonio.
Non dimentichiamoci poi di ciò che è avvenuto quest’estate. Questa sessione di mercato non ha visto il trasferimento di grandi superstar, ma alcune squadre si sono mosse per cambiare la propria sorte in vista della prossima stagione: i Knicks hanno acquistato Mikal Bridges, i 76ers puntano su Paul George, i Thunder hanno completato la scacchiera con Alex Caruso, i Pels affidano il proprio gioco a Dejounte Murray, i Nuggets hanno ceduto KCP e i Mavs hanno donato una seconda vita a Klay.
In questo articolo andrò a parlare di alcune delle incognite che ci aspettano per la prossima stagione e proverò a dare una mia risposta. Gli argomenti saranno in ordine: Wemby e le sue possibilità di vincere il DPOY, i rinati Memphis Grizzlies, Green e il suo futuro in maglia Warriors, i nuovi New York Knicks e i nuovi 76ers, lo status attuale dei Denver Nuggets, la stagione dei Detroit Pistons, l’immobilismo dei Lakers e infine la nuova speranza dei Bulls. Rideremo rileggendo l’articolo a fine stagione…
Victor Wembanyama DPOY?
Già nell’anno da rookie Wemby è stato in ballottaggio per il premio di difensore dell’anno col connazionale Rudy Gobert, che ha avuto la meglio e si è portato a casa il quarto DPOY in carriera. Il lungo di Minnesota ha meritato il premio, ma Victor ci ha fatto vedere chiaramente chi sarà miglior difensore in NBA negli anni a venire.
Escludendo Bam Adebayo e Anthony Davis, Victor Wembanyama è già il miglior lungo in NBA per difesa del pitturato sommata a difesa perimetrale. Il francese ha una mobilità tale da permettergli di difendere anche i piccoli sul perimetro e allo stesso tempo ha i centimetri per contrastare chiunque sotto canestro. Inoltre è stato il miglior stoppatore della Lega con ben 3.6 stoppate a partita.
Il suo più grande vantaggio è infatti la lunghezza delle braccia (244 cm di apertura alare), che gli permette di contestare i tiri anche stando a due metri dall’attaccante, di marcare sia bloccante che portatore di palla sui pick-and-roll e di disturbare anche i lunghi fisicamente più dominanti di lui.
Wemby ha dimostrato di non avere soltanto i mezzi fisici dalla propria parte, ma sa come posizionarsi nella metà campo difensiva e questa consapevolezza non può far altro che migliorare con l’esperienza. L’unico svantaggio che potrebbe trovare al secondo anno rispetto al primo è che si è esaurito l’effetto sorpresa. Le squadre hanno preso le misure e prepareranno i propri attacchi appositi per contrastarlo.
Tutto sommato considero l’1 degli Spurs il primo candidato a vincere il premio DPOY già quest’anno. L’anno scorso non sarebbe stato scandaloso se lo avesse vinto, visto che ci ha fatto vedere cose mai viste prima nella storia del basket, quindi non vedo perché non aspettarmi che si ripeta quest’anno.
La scorsa stagione Gobert non è stato individualmente impressionante quanto Wemby, ma il suo merito è stato quello di portare il sistema difensivo di Minnesota ad essere il miglior della Lega. Quest’anno ciò non potrà accadere, visto che i Timberwolves sono già affermati e, salvo rivelazioni, non vedo altri candidati che possano fare meglio del vicecampione olimpico.
Il passo ulteriore che dovrà fare Wembanyama sarà quello di affermarsi come ancora difensiva della propria squadra, quindi migliorando anche chi gli sta attorno, ma gli Spurs sono ancora troppo acerbi per questo.
Memphis Grizzlies dalle stalle alle stelle?
Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, la scorsa stagione potrebbe essere considerata come un’occasione che i Grizzlies hanno colto per far crescere quelli che quest’anno saranno i loro giocatori di rotazione. Ricordiamo che Ja Morant, Marcus Smart e Desmond Bane hanno saltato praticamente tutta la stagione per problemi fisici, lasciando così le redini della squadra nelle mani di GG Jackson, Santi Aldama, Vince Williams, giocatori che altrimenti sarebbero stati soltanto di contorno. Questo è un grande vantaggio per Memphis, che però è una squadra tutta da vedere.
I bookmakers pongono la linea delle vittorie di Memphis a 47.5, cifra molto alta per una squadra che arriva da un 13esimo posto nella Conference con sole 27 vittorie. Difficile dire se riusciranno a raggiungere tale cifra, ma quello che è certo è che i Grizzlies lotteranno per un posto ai play-in o addirittura per le prime 6 posizioni.
La prima grande domanda riguarda Ja Morant e in quali condizioni sarà dopo il lungo stop. Il giocatore pre live Instagram è stato tra i più elettrizzanti della Lega, ma da quel 4 marzo di un anno e mezzo fa non si è quasi più visto su un parquet NBA, se non per 9 partite nella scorsa stagione, seguite poi da un infortunio alla spalla.
Diamo per scontato che Ja sia in forma, il quintetto titolare sarà formato da lui, Smart, Bane, Aldama e Jackson Jr. E’ evidente che questo backcourt sia carente di statura e non so se sarà sostenibile difensivamente. JJJ sarà l’ancora difensiva della squadra e Smart è tra i migliori difensori sulla palla in circolazione, ma non so se questo basterà a coprire i mismatch che Bane subirà nel ruolo di ala.
Comunque è una squadra che ha due leader difensivi di primissimo livello, almeno 2 creator, due tra i migliori tiratori della Lega in Bane e Kennard e una panchina profonda e talentuosa. Tutti gli occhi sono puntati su Zach Edey, il rookie di 224 cm, che ha dominato la NCAA e ci si chiede se reggerà la fisicità della NBA. Un altro nome curioso è quello di Yuki Kawamura, playmaker del Giappone, che ha fatto vedere grandi cose alle Olimpiadi. GG Jackson si è operato il 4 settembre al piede dopo una frattura arrivata durante una partitella. I suoi tempi di recupero si potrebbero aggirare intorno ai 3 mesi.
Mi aspetto di rivedere i Grizzlies Bad Boys di due anni fa, affamati dopo questo lungo stop. La loro grinta e il loro indiscutibile talento potranno bastare in Regular Season per raggiungere i play-in o al massimo un sesto posto a Ovest, ma non mi aspetto che riconquistino il secondo posto come nel 2023.