Kevin Durant sa che cosa serve per vincere un anello NBA.
Ha vinto due anelli e due premi di MVP delle Finals, nei tre anni passati con i Golden State Warriors, per dimostrarlo. Ma spesso, per vincere, sono necessari dei cambiamenti.
Con i Phoenix Suns che, per il terzo anno consecutivo, non sono riusciti a vincere nulla, e viste le ultime due gare che hanno giocato nei playoffs (conclusesi in maniera piuttosto imbarazzante), Durant è certo che verranno apportati degli “aggiustamenti” durante questa offseason.
“Vedremo che cosa fare” ha detto dopo la sconfitta di giovedì, in Gara 6, contro i Denver Nuggets, quando gli è stato chiesto se i Suns devono fare qualche cambiamento per vincere un titolo. “Ovviamente, si vogliono sempre apportare delle modifiche, a prescindere da tutto. Chiunque vinca l’anello quest’anno, sono sicuro che cercherà di aggiungere qualcosa alla propria squadra. Quindi, credo che ogni anno il lavoro di GM, allenatori e giocatori sia quello di migliorare e trovare modi per adattarsi e diventare una squadra migliore. Sono sicuro che faremo degli aggiustamenti”.
Il capo allenatore dei Suns, coach Monty Williams, il playmaker Chris Paul e il centro Deandre Ayton sono i tre nomi che vengono fuori più di tutti quando si guarda ai potenziali cambiamenti che farà la squadra.
Ma andiamo per gradi.
Secondo quando riportato da Tim MacMahon di ESPN, Williams e alcuni giocatori dei Suns si sono sentiti spesso frustrati da quello che hanno definito come “impegno e aggressività inconsistente” da parte di Ayton.
Sempre secondo MacMahon, si prevede che i Suns esploreranno il mercato per scambiare Ayton, che ha raggiunto la restricted free agency l’estate scorsa.
Il centro aveva poi firmato un contratto con gli Indiana Pacers, che prevedeva il massimo salariale in 4 anni, ma i Suns hanno subito pareggiato l’offerta per trattenerlo.
I dirigenti hanno ipotizzato invece che gli Chicago Bulls, i Dallas Mavericks, i Portland Trail Blazers e gli Charlotte Hornets potrebbero essere i principali pretendenti di Ayton.
Ma il diretto interessato, che cosa ne pensa?
“Amo Phoenix, amico” sostiene. “Continuerò a giocare e rappresentare Phoenix. Non ascolto quello che dicono gli altri. Sono qui, sono felice. Non abbiamo finito la stagione come volevamo, ma c’è sempre il prossimo anno. Quest’estate bisogna solo lavorare di più”.
Secondo MacMahon, c’è anche la possibilità che Paul venga scambiato, prima che i Suns debbano prendere una decisione sul suo contratto per la stagione 2023/24. Attualmente, solo 15.8 milioni del suo contratto sono garantiti.
“Certamente prevedo che condurranno trattative aggressive riguardo Chris Paul prima del 28 giugno” dichiara MacMahon. “Penso sia abbastanza probabile che Paul si troverà altrove l’anno prossimo”.
A Paul è stato chiesto direttamente se resterà a Phoenix la prossima stagione.
“Il mio contratto non è scaduto” ha detto Paul, dato che gli restano due anni di contratto. “Ma, purtroppo, non sono il GM. Vedremo cosa succederà”.
In molti sono convinti che i Suns punterebbero su ball-handler, tiratori e/o giocatori three-and-D durante questa offseason.
Per quanto riguarda un possibile cambio di allenatore o del front office, non ci sono ancora notizie che suggeriscono che una delle due cose avverrà, ma secondo MacMahon la probabilità è alta.
Coach Williams e il GM James Jones hanno alle spalle un curriculum particolarmente solido, e hanno aiutato la squadra a ricostruirsi una cultura. Eppure, il team è stato eliminato per due volte dai playoffs, e il nuovo proprietario Mat Ishbia potrebbe voler dare la sua impronta alla franchigia.
Coach Williams ha affrontato la questione dopo Gara 6.
“Potrei sedermi qui e fare il solito discorso, come se non mi preoccupassi del mio lavoro e di tutte queste cose” sostiene. “Non è una cosa che mi preoccupa, ma fa parte dell’economia della lega. Si fa il meglio che si può e, se le cose non vanno come si vuole, si può dormire tranquilli perché si è dato il meglio di sé”.
Williams ovviamente si è assunto la responsabilità della sconfitta dei Suns in Gara 6, proprio come aveva fatto la scorsa stagione, dopo che Dallas aveva schiacciato buttato fuori Phoenix, in Gara 7 delle Western Conference Semifinals.
“È stato deprimente vederli vincere in quel modo” ha detto il coach Williams dopo la partita. “Questo ricade su di me, perché non siamo stati pronti a giocare al massimo nella partita più importante dell’anno. Non è così che dobbiamo essere”.